CRONACA
Raffica di arresti per furti e rapine. E spuntano ecuadoriani e cileni
Sette malviventi sono stati fermati tra martedì e giovedì scorso. Ecco i dettagli
TiPress

Raffica di arresti per furti e rapine negli ultimi giorni in Ticino. Giovedì 19 dicembre è stato arrestato un 27enne rumeno residente in Italia. Al suo fermo, effettuato da agenti della Polizia cantonale, si è giunti grazie a una segnalazione di movimenti sospetti all'interno di un'abitazione nel Gambarogno. Le ipotesi di reato sono di furto, danneggiamento, violazione di domicilio, infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione, inosservanza di un luogo di soggiorno o del divieto di accedere a un dato territorio. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire l'eventuale responsabilità dell'arrestato in altri furti registrati nelle ultime settimane in Ticino.

E sempre giovedì scorso sono stati arrestati una 60enne, un 42enne, un 33enne e un 31enne, tutti ecuadoriani residenti in Italia. Sono sospettati di aver messo a segno almeno due rapine a danno di distributori in Ticino. Grazie agli accertamenti d'inchiesta effettuati e all'apposito dispositivo di controllo coordinato dalla Polizia cantonale, le 4 persone sono state fermate dalle Guardie di confine in entrata in Svizzera dal valico di Novazzano Marcetto. La perquisizione della loro vettura ha permesso di rinvenire un'arma. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di rapina, atti preparatori di rapina, infrazione alla Legge federale sulle armi, infrazione alla Legge federale sugli stranieri, falsità in certificati, guida senza autorizzazione e abuso delle targhe.

Risale invece a martedì 17 l’arresto di un 45enne e un 46enne, entrambi cileni residenti all'estero. I due sono stati fermati in territorio di Seseglio nell'ambito di un posto di controllo da parte di agenti della Polizia cantonale mentre viaggiavano a bordo di un'auto con targhe italiane. La perquisizione personale e del veicolo ha permesso di rinvenire strumenti da scasso e diversa refurtiva tra cui dei gioielli provenienti da uno scasso effettuato poco prima nel Luganese. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di furto con scasso, danneggiamento, violazione di domicilio e infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire l'eventuale responsabilità degli arrestati in altri furti registrati nelle ultime settimane nella nostra regione. Le tre inchieste sono coordinate dalla procuratrice pubblica Veronica Lipari.

 

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