Quattro consiglieri comunali PPD tornano sulla querelle di Quadri con Campione, direttore del Museo delle Culture, e più genericamente sugli attacchi ai funzionari e al personale della città
LUGANO - "Conflitti d'interesse: il dovere di tacere". È questo il titolo dato all’interrogazione inoltrata al Muncipio di Lugano da quattro consiglieri comunali PPD: Simonetta Perucchi Borsa, Maddalena Ermotti-Lepori, Michele Malfanti e Sara Beretta Piccoli.
L’oggetto dell’interrogazione sono le esternazioni fatte dal municipale leghista contro il direttore del Museo delle culture Francesco Paolo Campione, per le quali a Quadri è stata intimata dal pretore la cancellazione degli articoli e la pubblicazione della sentenza, in quanto riconosciute come “un giudizio di valore che squalifica gravemente l'istante e che i convenuti non hanno saputo comprovare quo alla sua veridicità" (leggi articolo correlato).
Secondo gli interroganti non è però la prima e unica volta che accadono episodi del genere: “Altri funzionari, sia cantonali sia comunali, hanno subito trattamento analogo. Già nel 2011, gravi attacchi del "Mattino della domenica" nei confronti di un altro funzionario dirigente costrinsero il Municipio a prendere posizione contro il domenicale leghista. Il Municipio scriveva allora che gli attacchi nei confronti di direttori e collaboratori della Città e la grave intimidazione ‘sono scorretti nei toni, nei modi e offensivi nel merito. Critiche e suggerimenti sono sempre positivi, ma per essere utili e costruttivi, a vantaggio della comunità, vanno portati e discussi nelle sedi, nei modi e toni adeguati, in Municipio’ (dicembre 2011 ).”
Secondo i quattro consiglieri comunali PPD le critiche e i giudizi sono strumenti necessari anche allo svolgimento dell'attività politica, e ognuno deve poter esprimere liberamente le proprie opinioni, “però –continua il comunicato – entro i parametri della correttezza e del rispetto dell'avversario politico. Il rispetto della personalità deve pure essere la base dei giudizi sull'operato dei funzionari di una pubblica amministrazione che certamente non sono esenti da valutazioni dei loro responsabili e degli attori politici.”
“Queste campagne – si legge nel comunicato – contro i dirigenti comunali destabilizzano anche il personale e disturbano l'immagine della Città e la relazione di rispetto che esiste, pur nella diversità di opinioni, fra la Cittadinanza ed il Municipio. Le campagne denigranti verso il personale, che perdurano da anni, fanno credere non solo che il Municipio le condivida, ma che non sia neppure in grado di sorvegliare l'operato dei suoi dirigenti.”
Gli interroganti chiedono pertanto al Municipio:
1. il Municipio condivide le affermazioni pubblicate dal municipale Lorenzo Quadri sulla persona di Francesco Paolo Campione, in lesione della sua personalità e del suo onore?
2. In caso non fossero condivise, non ritiene il Municipio che sia necessario distanziarsi pubblicamente dalle affermazioni sopraccitate?
3. Non ritiene il Municipio necessario chiedere ufficialmente a Lorenzo Quadri di non più pubblicare, divulgare, scrivere affermazioni che ledano l'onore e la personalità dei funzionari, come per altro indicato nella sentenza citata nella premessa?
4. Non ritiene il Municipio che il municipale Lorenzo Quadri dovrà astenersi da qualsiasi decisione o intervento municipale che riguardi i funzionari predetti e tutti i dirigenti da lui pubblicamente attaccati, e gli uffici da loro diretti?
5. In particolare, non ritiene il Municipio che il municipale Lorenzo Quadri dovrà astenersi da qualsiasi decisione o intervento municipale che riguardi il Museo delle Culture e ciò a causa del fatto personale che lo oppone in una procedura giudiziaria al direttore del Museo?
red