Il capogruppo PS in Consiglio Comunale a Locarno: "La Santa Alleanza pipidinleghista non sapendo più a che Santo votarsi, ha pensato bene di attaccarsi alla Rotonda. Che è un po' come Beatiful..."
di Pier Mellini*
Evidentemente, quando mancano argomenti, si va a pescare un po’ di qua e un po’ di là e così sta facendo la Santa Alleanza pipidinleghista che non sapendo più a che Santo votarsi, ha pensato bene di attaccarsi alla Rotonda del Festival del Film con un interpellanza che non può essere sottaciuta; eh già, questa Rotonda ormai divenuta una soap opera, il Beatiful in versione locarnese, con attori che vanno e altri che vengono, altri che scompaiono perché terminato il contratto sostituiti da altri che dovrebbero portare una ventata di ottimismo e dare nuovi slanci.
Ma è sempre così?
No, in questo caso gli attori appaiono di scarso spessore se paventano la chiusura per un anno della Rotonda durante il periodo del Festival e dare la possibilità a esercenti locali di organizzarsi come meglio credono, creando delle feste nelle piazze: bratwürst e lüganigheta, costine e lüganig alla griglia, insalata di patate, pardon kartoffelstock che fa più Svissero, una sana bandella nostrana il tutto condito con un buon boccalino di Merlot e un omaggio di zocchelette in miniatura.
Ma lor signori si sono accorti che sul Consuntivo 2014 il Comune ha incassato fr. 190'000, che lo stesso importo lo ritroveremo molto probabilmente nel Consuntivo 2015, che nel Preventivo 2016 è stata messa la stessa cifra e che deducendo quanto si versa poi al Contane rimangono pur sempre nelle casse cittadine 155'000 franchetti? Bruscoline?
Sono così convinti che con un aumento degli spazi esterni dei locali si riuscirà ad incassare la stessa cifra?
Inoltre spostare le attività ricreative notturne da una zona dove il rumore non procura particolare fastidio in zone invece sensibili perché residenziali non darebbe adito a più che giustificate lamentele?
Insomma, va bene discutere di tutto: la gestione finanziaria poco trasparente, i prezzi considerati da molti e a giusta ragione troppo alti, pasticciare a chi appaltare l’evento, ma da lì a voler chiudere per una prova della durata di un anno una gallina che, se proprio non fa le uova d’oro, le fa perlomeno d’argento, ci sembra assurdo.
Se questo è il nuovo che avanza, se questo è il cambiamento che Lega e UDC vorrebbero eseguire, siamo proprio sulla cattiva strada, ma si sa, distruggere è sempre più facile che costruire, aprir bocca ed emettere aria fritta è più facile che far funzionare le celluline grigie.
Beatiful ha superato la settemillesima puntata, speriamo che la nostrana soap opera termini presto e si incominci a discutere seriamente delle sfide che attendono Locarno nei prossimi anni: è chiedere troppo?
*Capogruppo PS in Consiglio Comunale a Locarno