Il Consiglio di Stato, presentando gli effetti della misura a un anno di distanza dalla sua introduzione, conferma il provvedimento a tempo. Il DI incaricato di trovare misure sostitutive che producano gli stessi risultati positivi
BELLINZONA - Una conferenza stampa convocata su due piedi per dara una notizia semplice ma politicamente rilevante: resta in vigore la misura straordinaria concernente l’obbligo di presentazione dell’estratto del casellario giudiziale e del certificato dei carichi pendenti per i cittadini stranieri che richiedono il rilascio e il rinnovo dei permessi di dimora “B” o per lavoratori frontalieri “G”. Ma il Dipartimento delle Istituzioni dovrà individuare misure sostitutive da mandare a regime al più tardi con l'entrata in vigore degli accordi tra Svizzera e Italia.
Lo ha deciso stamane il Consiglio di Stato presentando gli effetti della misura introdotta dal Dipartimento delle istituzioni nel mese di aprile del 2015.
"Prima dell’entrata in vigore nel 2002 dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone - si legge nella nota governativa - tutti i cittadini stranieri che richiedevano un permesso di soggiorno dovevano presentare l’estratto del casellario giudiziale. Nel corso dell’estate del 2008, il Ticino fu scosso da un grave fatto di sangue nel quale l’autore era un cittadino italiano pregiudicato con gravi precedenti penali. Fu quindi introdotto nel nostro Cantone il sistema di autocertificazione, conosciuto anche in altri Cantoni. A livello pratico questa misura si è tuttavia rivelata inefficace per contrastare gli abusi e al contempo l’arrivo sul nostro territorio di persone con gravi precedenti penali. Nell’aprile del 2015 infatti, dopo un altro grave fatto di cronaca che ha viste coinvolte alcune persone a cui era stato rilasciato un permesso di dimora B, il Dipartimento delle istituzioni ha deciso di introdurre come misura straordinaria per tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza sul nostro territorio l’obbligo di presentazione dell’estratto del casellario giudiziale e dei carichi pendenti per il rilascio e il rinnovo dei permessi B e G. A novembre del 2015 il Governo cantonale ha sospeso la richiesta dei carichi pendenti, in particolare per dare un segnale positivo nell’ambito delle trattative fiscali in corso tra Svizzera e Italia".
"A un anno dall’adozione di questo provvedimento - i legge ancora nella nota - il Consiglio di Stato ha preso atto dei risultati positivi ottenuti in termini di sicurezza e di ordine pubblico. Nello specifico, su un totale di 17'468 domande esaminate dalla Sezione della popolazione, 17'276 hanno portato al rilascio o al rinnovo del permesso, a dimostrazione dell’equità della misura. 192 domande contenevano invece elementi rilevanti di natura penale e sono quindi state maggiormente approfondite. Di queste, 33 richieste sono sfociate in decisioni negative. Oltre a questo, occorre segnalare l’effetto dissuasivo potenziale determinato dalla misura a chi intende celare i suoi precedenti penali".
"Il Governo - termina il comunicato - ha quindi deciso di mantenere in vigore questa misura straordinaria. Nel frattempo il Dipartimento delle istituzioni è stato incaricato di valutare possibili varianti della misura attuale che consentano di ottenere i medesimi risultati in termini di sicurezza e di ordine pubblico. Le misure sostitutive subentreranno al più tardi con l'entrata in vigore degli accordi tra Svizzera e Italia".