Mi riferisco segnatamente ai parametri della durata delle procedure e alla “stabilità” delle decisioni, con riguardo sia alla percentuale delle sentenze impugnate rispetto a quelle emesse, sia alla percentuale dei casi di conferma della decisione nel successivo grado di giudizio. Quest’ultimo è a mio avviso un criterio di valutazione rilevante, poiché atto a esprimere la capacità d’incidere in modo rapido e definitivo sul ripristino della situazione violata per cui il cittadino ha chiesto l’intervento del magistrato. Non posso quindi che sollecitare il Consiglio della Magistratura a portare una particolare attenzione a questo mio auspicio, così da poter avere una visione più accurata dello stato di salute della giustizia ticinese. Sempre dal Rendiconto 2015 emergono tuttavia una serie di criticità, alcune persistenti e preoccupanti, ove peraltro il Governo è già intervenuto in passato su segnalazione dello stesso Consiglio della Magistratura. Non intendo entrare nei particolari per ovvie ragioni, degno di nota tuttavia, l’operato della Sezione 1 della Pretura di Lugano: ringrazio per questo il Pretore Trezzini, neo professore ordinario all’Università di Lucerna, e tutti i suoi collaboratori. In ogni caso, per le situazioni critiche, faccio appello alla solidarietà tra autorità giudiziarie tutte, affinché vengano destinate temporaneamente, tramite trasferimenti interni, le risorse sufficienti allo scopo di ridurre le pendenze. È questo il cosiddetto sistema del “pool dei cancellieri o dei giudici”, che è in uso nei tribunali federali e in alcuni tribunali cantonali, sistema promosso altresì dalla Divisione della giustizia nei vari uffici che la compongono. Rendere la giustizia efficace attraverso un reale recupero di efficienza deve costituire un obiettivo ambizioso di lunga durata; un obiettivo che deve caratterizzare in generale le Istituzioni, anche in funzione di una politica di crescita e di sviluppo in questo periodo di cambiamenti, alfine di garantire al cittadino la qualità del servizio a costi adeguati e contenuti.