Il foglio leghista critica il ministro socialista e il procuratore Zaccaria Akbas: " "In Procura si sono lanciati in una campagna senza quartiere contro questi poveri cittadini ticinesi utenti di Facebook rei di criticare Bertoli. Difatti il procuratore Akbas sta occupando le sue giornate (pagate dai contribuenti) per rincorrere e condannare gli utenti di Facebook di cui sopra!"
BELLINZONA – "Manuele Bertoli sta intasando il Ministero Pubblico con una raffica di denunce contro diversi autori di post apparsi su Facebook". Lo scrive stamane il Mattino della Domenica che va all'atto del ministro socialista e del procuratore pubblico Akbas che si starebbe occupando di evadere le querele.
"Il Ministro Bertoli – scrive il domenicale leghista - sta intasando la Magistratura con denunce a frotte contro diversi cittadini ticinesi utenti di Facebook. La loro gravissima colpa? Aver postato, sui loro profili o altrove, commenti che quest’ultimo reputa penalmente rilevanti. Uella!"
"Al Ministero pubblico – attacca ancora il Mattino - reclamano sempre di non avere abbastanza personale. Però si sono lanciati in una campagna senza quartiere contro questi poveri cittadini ticinesi utenti di Facebook rei di criticare Bertoli. Ma guarda un po’: allora per queste cose si trovano sia il personale che il tempo!! Difatti il procuratore Zaccaria Akbas sta occupando le sue giornate (pagate dai contribuenti) per rincorrere e condannare gli utenti di Facebook di cui sopra!"
Il Mattino non pubblica i contenuti dei post che Bertoli avrebbe segnalato alla Magistratura e neppure il numero delle denunce, quantificandoli semplicemente in una "raffica". Va ricordato che nel recente passato il direttore del DECS era stato oggetto anche di minacce di morte per le sue posizioni politiche sul 9 febbraio.
Vedremo se il Consigliere di Stato vorrà rispondere e chiarire i dettagli di questa vicenda.