POLITICA E POTERE
Circonvallazione Agno-Bioggio, il ministro Zali interviene ancora nella polemica: "Non abbiamo congelato un bel niente. Stiamo valutando gli aspetti critici dal profilo ambientale e le possibili alternative al progetto. Il collasso della rete viaria del M
"Il DT reputa che prima di procedere alla pubblicazione dei piani stradali, sia indispensabile rispondere alle problematicità emerse in fase consultiva"
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Circonvallazione Agno-Bioggio, la polemica divampa. Zali vuol cambiare il tracciato: “Non vi è nulla di male nel riconoscere che a 20 anni di distanza può esistere una soluzione migliore". E Bruschetti si arrabbia: “Al motto di ‘l’Etat c’est moi!’ progett

17 OTTOBRE 2016
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Circonvallazione Agno-Bioggio, la polemica divampa. Zali vuol cambiare il tracciato: “Non vi è nulla di male nel riconoscere che a 20 anni di distanza può esistere una soluzione migliore". E Bruschetti si arrabbia: “Al motto di ‘l’Etat c’est moi!’ progett

17 OTTOBRE 2016
BELLINZONA - Il ministro Claudio Zali precisa la sua posizione sulla polemica che sta divampando in merito alla circonvallazione di Agno e Bioggio. Lo fa in una nota stampa diramata oggi dal suo Dipartimento, che riprende in parte le considerazioni già espresse domenica scorsa dallo stesso Zali.

“Il progetto concernente la strada di circonvallazione degli abitati di Bioggio e Agno – si legge nella nota - è stato preceduto da venticinque anni di discussioni riguardo alle possibili varianti di tracciato, a seguito delle quali il Consiglio di Stato ha operato una scelta di compromesso, e sulla cui base i progettisti hanno sviluppato il progetto definitivo. Tuttavia, sia durante la fase di consultazione con gli enti interpellati, sia dall’esame dipartimentale obbligatorio (Legge sulle strade, LStr), sono emerse delle criticità, ora al vaglio dei tecnici che devono essere appianate”.

Tali problematicità, prosegue la nota del Territorio, “sono legate, in particolar modo, all’inserimento paesaggistico dell’opera e al relativo uso territoriale. Il percorso prevede, infatti, un doppio attraversamento del fiume Vedeggio e la divisione in due della frazione Mulini di Bioggio. Va precisato che non è l’intero tracciato ad essere messo in discussione, bensì unicamente la sua parte centrale, ferme restando la parte iniziale in territorio di Bioggio e quella finale ad Agno. Contrariamente alle fuorvianti interpretazioni diffuse a mezzo stampa nei giorni scorsi, il progetto non è stato in alcun modo congelato o rallentato e sta seguendo il suo iter. Nondimeno, considerate le criticità sollevate e gli importanti approfondimenti che si rendono necessari, la risoluzione in questa fase di ottimizzazione permetterà di risparmiare tempo nella fase di pubblicazione e approvazione dei piani stradali.

Il DT reputa pertanto che prima di procedere alla pubblicazione dei piani stradali, sia indispensabile rispondere alle problematicità emerse in fase consultiva. Si ritiene dunque legittimo ed opportuno che il direttore del DT proceda ad una seria e approfondita riflessione, allo scopo di valutare la praticabilità di valide soluzioni alternative.

In tale contesto, lo stesso consigliere di Stato Claudio Zali, dopo aver preventivamente informato, a inizio settembre 2016, i colleghi di Governo, sta attualmente discutendo le possibili soluzioni alternative, coinvolgendo direttamente i Comuni interessati (Agno, Bioggio e Muzzano). Fatte le considerazioni di cui sopra, la questione della non sostenibilità dell’attuale situazione viaria nel Malcantone rimane evidentemente una priorità per il DT, che è attivo in tutti i modi possibili, come peraltro nel Mendrisiotto, per tentare di contenere i flussi di traffico.

La realizzazione della circonvallazione è, dunque, un progetto sostenuto dal Direttore del DT unitamente, in particolare, al potenziamento e miglioramento del trasporto pubblico, a piani di mobilità aziendale per il comparto Bioggio – Manno e alla lotta ai posteggi abusivi (circa 1'200 nel predetto comparto). Tale orientamento evidenzia come il Dipartimento, ben consapevole della condizione di collasso della rete viaria con la quale il Malcantone è attualmente confrontato, stia operando al fine di restituire alla popolazione una migliore qualità di vita”.

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