POLITICA E POTERE
Tassa sul sacco, Zali bombastico in Gran Consiglio: “Stiamo parlando di un prelievo di 200 franchi all’anno. Dobbiamo adeguarci alla legge federale. Vale anche per il villaggio gallico in riva al Ceresio, dove apparentemente raccolta e smaltimento sono gr
Zali ha usato la metafora della “fatina che porta via il dentino e lascia il soldino”. Che per i rifiuti ovviamente non vale, perché raccoglierli e smaltirli costa
Foto: TiPress/Carlo Reguzzi
ANALISI

Le infinite e assurde battaglie politiche sul "fetido balzello", che settimana prossima approda in Parlamento, tra schermaglie, posizioni ideologiche e minacce di referendum. Con Lugano che spreca denaro pubblico per non toccare il tabù. Ma di cosa stiamo

05 NOVEMBRE 2016
ANALISI

Le infinite e assurde battaglie politiche sul "fetido balzello", che settimana prossima approda in Parlamento, tra schermaglie, posizioni ideologiche e minacce di referendum. Con Lugano che spreca denaro pubblico per non toccare il tabù. Ma di cosa stiamo

05 NOVEMBRE 2016
BELLINZONA – Bombastico intervento del ministro Claudio Zali, che oggi in Gran Consiglio ha detto la sua sulla tassa sul sacco, che dal tardo pomeriggio di ieri è al centro del dibattito. Un intervento, quello di Zali, che avrà fatto salire la bile ai vertici di via Monte Boglia, che continuano a considerare il “fetido balzello” un granitico tabù.

“Stiamo parlando di un prelievo medio di circa 200 franchi all’anno, più o meno 15 franchi al mese per famiglia – ha detto in sostanza -, e sarà un prelievo fiscalmente neutro. Questo vale anche nel villaggio gallico in riva al Ceresio (Lugano, ndr), dove apparentemente la raccolta e lo smaltimento della spazzatura è gratuito”.

Zali ha poi usato la metafora della “fatina che porta via il dentino e lascia il soldino”. Che per i rifiuti ovviamente non vale, perché raccoglierli e smaltirli costa.

“Il servizio non costerà più di oggi – ha spiegato il direttore del Dipartimento del territorio -, semmai costerà meno perché diminuirà la quantità di rifiuti da raccogliere.  Non è previsto che Cantone e Comuni lucrino, anzi, anche nel villaggio gallico ci sarà margine per ridurre il moltiplicatore, e a chi paga le imposte questo potrebbe non dispiacere. Stiamo solo discutendo su come finanziare il costo di questo servizio in modo conforme alla legge federale”.

Fatte queste premesse, ha aggiunto Zali, “il messaggio propone un sistema in linea con le direttive federali, in linea dunque con il principio della causalità. Non diminuisce l’autonomia comunale: i Comuni ai quali il Cantone ha delegato il compito di raccogliere i rifiuti resteranno autonomi nel gestire e finanziare il servizio, mentre il Cantone si occuperà dello smaltimento”.

La soluzione prevista dal rapporto di maggioranza firmato da Giorgio Galusero, ha concluso il ministro, “è logica e rispetta principio di causalità. I costi di raccolta sono diversi in ogni comune, mentre i costi di smaltimento è uguale per tutti ed è fissato a 170 franchi a tonnellata. Il rapporto di minoranza firmato da Maurizio Agustoni è una non soluzione, propone lo statu quo e deresponsabilizza i Comuni lasciando al Cantone il compito di intervenire in caso di inadempienza. Vi chiedo oggi di lasciarci alle spalle questo tema ampiamente sopravalutato e di occuparci dei veri problemi del Paese”.

Galusero, si è complimentato con Zali per il suo coraggio politico, ma ha aggiunto: “Peccato che oggi il suo gruppo sarà compatto contro di lei”

Agustoni ha invece precisato: “Chiediamo che il Governo, facendo uso di prerogative che aveva già, intervenga nei confronti dei comuni che non rispettano il diritto federale. Dire che il rapporto di minoranza vuole lasciare le cose come stanno è un processo alle intenzioni”.

Alla fine il Parlamento ha approvato il rapporto di maggioranza, sostenuto da Zali, per 46 sì contro 37 no.

red

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