"Se non vogliamo fare la fine di altri paesi europei - ha aggiunto Bignasca - dobbiamo interrompere subito la spirale del tassa e spendi, portando al contrario una sostanziale riduzione della spesa pubblica tramite la chiusura degli uffici cantonali inutili, prepensionamenti tra i funzionari pubblici e diminuzione dei sussidi sociali soprattutto agli stranieri, così da permettere future riduzioni fiscali e arginare la sempre più presente immigrazione nello Stato sociale ticinese. Chiedo, dunque, coraggio al Governo nell’ambito della riforma delle imprese tre. Chiedo coraggio al governo nel ridurre la spesa pubblica nel settore degli asilanti, imitando i cantoni di Grigioni e Svitto che come abbiamo appreso a mezzo stampa non spendono un centesimo di più di quello che incassano dalla Confederazione per la gestione del problema. Chiedo, inoltre, coraggio al governo per una politica del personale rigida, senza privilegi di sorta per gli alti funzionari. Chiedo che i fannulloni vengano licenziati e non posteggiati in attesa della pensione. Fino a quando non vedrò questo coraggio da parte del governo, non solo a parole, ma anche nei fatti, io voterò contro al preventivo".
E il PPD...