POLITICA E POTERE
Marco Chiesa sul caso Amaudruz: "Sono molto vicino umanamente a Céline. Ma con quella telefonata ha messo in difficoltà se stessa e anche il Consigliere Federale Guy Parmelin. È stata molto imprudente"
Il Consigliere Nazionale dice la sua sul caso che ha per protagonista la sua collega di Parlamento e di partito: "Ora sarà costretta a risalire la china della sua credibilità a livello di politica federale"
© Ti-Press / Gabriele Putzu
POLITICA E POTERE

E allora chiamo il mio amico Parmelin. La deputata UDC Céline Amaudruz pizzicata dalla polizia ubriaca al volante (1,92 per mille) telefona al Consigliere Federale davanti agli agenti. Una scena da commedia all'italiana

23 DICEMBRE 2016
POLITICA E POTERE

E allora chiamo il mio amico Parmelin. La deputata UDC Céline Amaudruz pizzicata dalla polizia ubriaca al volante (1,92 per mille) telefona al Consigliere Federale davanti agli agenti. Una scena da commedia all'italiana

23 DICEMBRE 2016
BERNA/LUGANO - "Con quella telefonata ha messo in difficoltà se stessa e anche il Consigliere Federale". È il giudizio di Marco Chiesa sul caso politico che sta facendo scorrere fiumi di inchiostro in tutta la Svizzera.
 
Parliamo della vicenda che ha per protagonista Céline Amaudruz: la Consigliera Nazionale UDC pizzicata ubriaca alla guida dalla polizia ginevrina. E della telefonata che la deputata ha fatto al Consigliere Federale Guy Parmelin dalla centrale delle forze dell'ordine, dopo essersi rifiutata di sottoporsi al test alcolemico 
 
"Sono molto vicino umanamente Céline", dichiara a Liberatv il suo collega di Parlamento e di partito Chiesa. "La conosco bene - aggiunge il Consigliere Nazionale ticinese - non solo come collega al Nazionale ma anche perché facciamo parte del gruppo latino dell'UDC. E mi dispiace davvero che debba vivere con sofferenza le festività".
 
"Céline tuttavia - argomenta Chiesa - è stata molto imprudente, sia per quanto riguarda il suo comportamento alla guida, sia per l'incauta telefonata a Parmelin. Ha messo in difficoltà se stessa e anche il Consigliere Federale, che non poteva nella circostanza che limitarsi a testimoniarle la sua amicizia, come in effetti ha fatto. Un'amicizia, tra l'altro, molto sincera e nota a tutti da molto tempo nell'ambiente parlamentare". 
 
 
Sugli sviluppi futuri del caso, e sugli eventuali provvedimenti contro la collega, il deputato ticinese non si sbilancia: "Francamente non me la sento di esprimermi da un punta giudiziario: saranno le autorità competenti a farlo. Dal punto di vista politico, invece, Celiné sarà costretta a risalire la china della sua credibilità a livello di politica federale. Un percorso lungo e difficile che le auguro di compiere con successo".
 
"Nel gruppo parlamentare - sottolinea comunque Chiesa - la sensazione è che ci sia fiducia nelle decisioni che prenderà, se sarà necessario, la direzione del partito. Non ci sono state speculazioni alle spalle di Céline".  
 
E quando, in conclusione, gli chiediamo se si sarebbe aspettato un comportamento del genere da parte della sua collega, Chiesa se la cava con una battuta: "In generale tutti i parlamentari romandi hanno una convivialità diversa dalla nostra…"
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