Senza queste doverose premesse il gruppo in Gran Consiglio, su richiesta del Comitato cantonale, non potrà sostenere il referendum cantonale promosso dal PPD Ticino. Non vi sarebbe ovviamente alcun senso nell’intraprendere un percorso volto a modificare la legge d’applicazione senza che coloro che si sono astenuti facendo sì che il testo venisse approvato nella forma che non rispetta il volere d’iniziativa, non dichiarassero preventivamente la loro volontà di modificare il loro voto in Parlamento e di sostenere il testo di legge proposto dall’UDC. Spiace nuovamente ribadire che chi oggi intende permettere al popolo di nuovamente esprimersi sul tema, facendosi paladino della volontà popolare, abbia deciso di astenersi “coraggiosamente”, per usare le parole del PPD stesso, al momento che i Ticinesi ne avevano più bisogno”.