Prima di tutto, Pronzini. “Da parte sua vi è stato un totale silenzio. E questo, devo dire, mi ha sorpreso. Perché è noto come a lei piaccia approfondire le questioni (al di là dei giudizi politici che si possano dare partendo dall’analisi dei dati obiettivi), andare a vedere gli articoli di legge e i regolamenti, consultando verbali , messaggi, etc. È quanto ha fatto, ad esempio , in occasione della mia denuncia sui rimborsi ai consiglieri di Stato, trovando documentazione (che ha pubblicato anche sul suo giornale) con la quale dimostrava che il Gran Consiglio era al corrente (tolleranza indiretta, ho commentato io, che non giustifica un atto illegale). Adesso, invece, silenzio!”. E l’esortazione: “Forza, direttore, apriamo un bel dibattito nel quale lei è così bravo e competente; a meno che anche lei, come stanno facendo molti, non abbia deciso di giocare al muro di gomma e partecipare alla congiura del silenzio perché questa volta la posta in gioco è alta, molto più alta che sulla questione dei rimborsi. Se così fosse, sarei molto deluso”.