Locarno, il municipale prende posizione sulla recente proposta di Socialisti e Verdi
di Giuseppe Cotti *
“Nella città in cui vivo è stata attuata un'altra riforma "a costo zero": la pedonalizzazione di un segmento del centro cittadino. Niente di strano, direte voi. In tante città certe zone del centro vengono chiuse al traffico. Già, ma la differenza fra una pedonalizzazione buona e una cattiva riguarda precisamente i costi.
Una buona pedonalizzazione richiede alti costi palesi. Obbliga a una lunga e costosissima preparazione. Richiede la costruzione di tanti parcheggi, richiede che sia attiva e funzionante una metropolitana eccetera. Insomma, necessita di un grande investimento.
Se invece si pedonalizza e basta, si scaricano tutti i costi sui cittadini, dagli anziani che hanno difficoltà a raggiungere la zona pedonalizzata al commercio, cinematografi che vedono ridursi drasticamente la clientela.
Nel caso specifico, poi, ci sono anche i possibili costi connessi al rischio sicurezza: la zona del centro storico pedonalizzata è da sempre, da una certa ora in poi, una zona degradata” (Angelo Panebianco, Corriere della Sera, 5 giugno 2008).
Il dibattito sulla proposta di socialisti e verdi è aperto. Bene discuterne, è uno stimolo. Ma per rilanciare la vita e il commercio in Città vecchia non sono sufficienti gli slogan.
Per portare le persone nel centro storico sono necessari i parcheggi (autosilo), un collegamento confacente con la Piazza Grande (scala mobile o ascensore), l'arredo urbano, l'illuminazione (lighting design) e tanto altro ancora.
Il Municipio è oggi impegnato nel sviluppare misure concrete e puntuali, che devono essere implementate prima di intraprendere un discorso sulla pedonalizzazione.
* municipale di Locarno, direttore Dicastero educazione, cultura e sport