La lettera, che Denti afferma di non aver mai letto, è stata inviata al Governo e mette in luce la voce di bilancio dell’Ordine relativa alle spese e agli onorari per la presidenza
BELLINZONA - Gli emolumenti del dottor Franco Denti in qualità di presidente dell’Ordine dei medici, sono finiti nel mirino di una lettera firmata da alcune decine di medici e pubblicata oggi dal Caffè. Non a caso, a due settimane dal voto, che vede Denti, già deputato, ricandidato per un seggio in Gran Consiglio.
La lettera, che Denti afferma di non aver mai letto, è stata inviata al Governo e mette in luce la voce di bilancio dell’Ordine relativa alle spese e agli onorari per la presidenza.
Sia nel consuntivo 2017, sia nella "pre-chiusura 2018" che per il preventivo dell’anno in corso, scrive il domenicale, la cifra totale indicata è di 400mila franchi.
"Da molti anni - si legge nella lettera inviata anche all’Ufficio della sanità e al Medico cantonale - viene concesso all’Ufficio presidenziale un importo annuale globale di 400mila franchi senza nessun dettaglio, in modo del tutto opaco".
"Dopo insistenti richieste - proseguono i medici firmatari della lettera - si è riusciti ad ottenere, nel corso del 2018, la seguente informazione, in via ufficiosa da parte del segretariato e poi confermata, suo malgrado, dal presidente in occasione di una seduta del Consiglio direttivo: 240mila franchi di onorario per il presidente Denti; 60mila franchi di onorari complessivi per i due vicepresidenti, Paolo Gaffurini e Nello Broggini; 100mila franchi di spese per il dottor Denti al fine di coprire il deficit del suo studio medico".
Per il presidente Denti alla retribuzione si aggiungono 100mila franchi di copertura del "deficit del suo studio medico".
La lettera chiede al Governo se “il Consiglio direttivo di una corporazione di diritto pubblico (com’è l’Ordine dei medici, ndr) può attribuire al presidente e ad altri membri onorari in modo globale, senza sapere chi riceve cosa e perché; può rifondere spese senza alcun giustificativo; attribuire compensi importanti a consulenti esterni senza discuterne la necessità e le finalità”.
Interpellato sul caso, Franco Denti, ha dichiarato al Caffè che è tutto trasparente e regolare: “Il resto è campagna elettorale, sono attacchi diretti, personali che non fanno parte del mio bagaglio culturale".
“La legittimità della mia presidenza e del consiglio direttivo dell’Ordine – ha aggiunto - è data dai voti dell’assemblea generale e la mia carica non è quella di semplice presidente. Ma è quella di presidente, direttore e segretario generale dell’Ordine dei medici. Se si mettono insieme i tre ruoli, le tre funzioni che ricopro, vien fuori che i miei emolumenti complessivi sono quelli che prenderebbe qualsiasi manager che dirige degli accademici. Tra l’altro sono soldi privati, non sono neanche soldi pubblici. Dunque non capisco dove stia il problema".