Il trionfo di Boris Johnson alle elezioni, sostanzialmente un secondo referendum sulla Brexit, avrà delle conseguenze anche sul voto sulla Libera circolazione in Svizzera?
A poco più di tre anni dal referendum sulla Brexit, i cittadini britannici non solo hanno confermato la decisione di volersene andare dall’Unione Europea, ma l’hanno fatto con ancora più forza.
Le elezioni generali in Gran Bretagna andate in scena ieri, infatti, non sono state altro che un secondo referendum sulla Brexit. Consultazione invocata ripetutamente in questi anni dai filoeuropeisti, che si facevano forti di sondaggi, manifestazioni londinesi e di un Parlamento incapace di trovare una via d’uscita.
No, i britannici non hanno cambiato idea. Non si sono ravveduti. I mille ostacoli per realizzare l’uscita dall’UE, non hanno fiaccato mimicamente la convinzione di sloggiare da Bruxelles. Gli elettori hanno al contrario plebiscitato il leader, Boris Johnson, che da sempre è il portabandiera dell’hard Brexit, che ha voluto le elezioni di ieri e che ha impostato tutta la campagna elettorale sostanzialmente su un unico messaggio: usciamo finalmente dall’Unione Europea.
Non si può non notare come Bo-Jo abbiamo sfondato in diverse roccaforti laburiste, nelle zone più sofferenti del Paese. La sinistra inglese di Jeremy Corbin è uscita con le ossa rotte e la sua base più popolare ha scelto di dare la priorità a chi prometteva la Brexit, piuttosto che alle riforme sociali e a politiche economiche iper socialiste. Male anche i Liberali, il partito più contrario all’uscita dall’UE. E in Gran Bretagna l’Onda Vede resta un fenomeno da osservare in Continente: loro non l’hanno neppure intravista.
Gli unici europeisti ad uscire vincitori dalla consultazione elettorale sono gli scozzesi, che hanno fatto il pieno sul loro territorio. Gli equilibri all’interno del Regno restano quindi fragili.
Ma da oggi, sul piano europeo, cambia la musica. Nel giro di qualche settimana, entro il 31 gennaio, la Brexit sarà realtà e si cominceranno a misurarne i primi effetti.
L’onda lunga della vittoria di Boris Johnson arriverà anche in Svizzera. Difficile immaginare con quali conseguenze. Ma di sicuro avrà un’influenza, perlomeno a livello di dibattito, sulla votazione per disdire la Libera circolazione delle persone che si celebrerà in Svizzera nel mese di maggio. La seconda verifica, quella definitiva, dopo lo storico voto del 9 febbraio.
Le differenze tra il caso svizzero e quello britannico sono enormi. La principale è che la Gran Bretagna faceva parte dell’UE, a differenza nostra. Ma è innegabile che una delle principali ragioni che hanno spinto gli inglesi ad andarsene, riguarda proprio il controllo dell’immigrazione, quella Libera circolazione delle persone sulla quale anche il popolo svizzero dovrà esprimersi.
AELLE