"Mi auguro che ora anche la Svizzera e gli svizzeri si rendano conto che il nostro Paese non deve essere una colonia di Bruxelles", così il presidente dell'UDC commenta l'accordo tra UE e Gran Bretagna
BERNA - Di queste ore la notizia dell'accordo raggiunto tra UE e Gran Bretagna per la Brexit, il caso ha voluto quasi in contemporanea con la firma dell'accordo fiscale tra Svizzera e Italia. Marco Chiesa, col suo UDC da sempre fautore della Brexit e non contento per la firma di ieri, ha detto la sua.
"L'accordo raggiunto oggi è un'enorme vittoria per il Primo Ministro Boris Johnson, scrivono in Gran Bretagna. Boris ha sopportato le implacabili critiche di non riuscire ad ottenere un accordo - dopo che la sua strategia di minacciare di andarsene con un No Deal - in prima battuta aveva visto l'Unione Europea fare spallucce. Dunque Johnson ha un accordo di libero scambio totale con l’UE, é uscito dall’Unione e può gestire l’immigrazione nel suo Paes", spiega. "Ricordo tutti i dibattiti nei quali si usava la Brexit come immagine del fallimento di una politica indipendente e sovrana. Eccoli serviti!"
E in relazione alla Svizzera: "Mi auguro che ora anche la Svizzera e gli svizzeri si rendano conto che il nostro Paese non deve essere una colonia di Bruxelles. Certo che oggi Johnson mantiene le promesse e fa un regalo ai sudditi di sua Maestà, se penso a ieri all’accordo sui frontalieri, mi scappa da ridere per non piangere!".