Il consigliere nazionale UDC interroga il Consiglio Federale: "Quali sono i margini di manovra del Cantone nella riduzione dei costi della sanità cantonale?"
BERNA – "Premi di cassa malati, ennesima stangata per il Ticino". Si intitola così l'interrogazione che il Consigliere nazionale UDC Piero Marchesi ha inoltrato questa mattina al Consiglio Federale all'indomani della comunicazione che, dal 2021, i premi cassa malati saranno nuovamente al rialzo.
"Secondo i dati pubblicati dall'UFSP – scrive Marchesi nell'atto parlamentare – la crescita media dei premi a livello nazionale nel 2021 sarà dello 0,5%, per il Ticino l'aumento sarà invece del 2,1%. Un Cantone che da anni registra la stagnazione dei salari, la differenza dei salari medi rispetto alle altre regioni del paese è sempre più importante, questa ennesima "stangata" riduce ulteriormente il potere d'acquisto delle famiglie ticinesi. Secondo i dati pubblicati dall'UFSP il lockdown dovuto alla pandemia Covid19 ha provocato una riduzione dei costi Lamal nel primo trimestre del 5,5%, rispetto ai dati dello stesso periodo del 2019. A livello svizzero il costo è rimasto praticamente invariato".
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al CF:
1) A fronte di questi dati e al fatto che i costi Lamal nel primo trimestre del 2020 in Ticino sono fortemente diminuiti, come è possibile che vi sia un aumento dei premi del 2,1% per il 2021?
2) Quali sono i margini di manovra del Canton Ticino (in %) nella riduzione dei costi della sanità cantonale attraverso una riorganizzazione della sistema sanitario?
3) Quali sono i costi della sanità del Canton Ticino in % al PIL e alla popolazione cantonale rispetto a tutti gli altri Cantoni della Svizzera? (indicare pf una tabella di spiegazione con tutti i dati dei Cantoni)
4) Quali sono le misure che il Consiglio federale intende mettere in campo per impedire l'aumento dei costi della sanità e di conseguenza i premi di cassa malati nei prossimi anni?