"Considerando che in Ticino i salari sono ben inferiori riseptto a quelli oltrealpe, non sorprende che sempre più persone facciano fatica a coprire le spese"
*Di Laura Riget
Poche ore fa l’Ufficio federale della sanità pubblica ha annunciato l’aumento dei premi cassa malati per l’anno prossimo: ancora una volta il Ticino è particolarmente colpito, con un aumento medio del 9.2% rispetto al 6.6% nazionale. Considerando che nel nostro Cantone i salari mediani sono ben inferiori rispetto a quelli oltralpe, non sorprende che sempre più persone facciano fatica a coprire le spese sanitarie.
A ciò si aggiungono le bollette crescenti dell’elettricità e dei combustibili fossili, così come il rincaro dei beni di prima necessità – una situazione che non può lasciare indifferente la politica. Come è stato fatto – seppur dopo iniziali tentennamenti - durante la pandemia, occorre rendersi conto della gravità della situazione e promuovere con urgenza aiuti straordinari per la cittadinanza e per le PMI. Già durante l’estate il Partito Socialista ha presentato un pacchetto di misure – sia federali sia cantonali – per contrastare l’inflazione e garantire il potere d’acquisto della popolazione.
Una di queste misure, presentata congiuntamente dal gruppo socialista alle Camere federali e da quello de Il Centro (già PPD), riguarda proprio l’esplosione dei premi cassa malati. Concretamente, si tratta di un decreto federale urgente per aumentare per l’anno 2023 del 30% il contributo della Confederazione ai sussidi cassa malati, in aggiunta ai budget ordinari già previsti dai Cantoni. Settimana scorsa il Consiglio nazionale aveva detto sì, ma ieri la maggioranza di destra agli Stati (su proposta di un esponente de Il Centro!) ha preferito rimandare la discussione in commissione e posticipare quindi la decisione su questa proposta urgente, che avrebbe permesso di aumentare il sussidio per chi già lo percepisce e compensare così l’aumento del premio, ma anche di ampliare la fascia di beneficiari al ceto medio, oggi particolarmente sotto pressione.
Si tratta dell’ennesima decisione vergognosa del Consiglio degli Stati che mostra la loro lontananza dai problemi del ceto medio e delle persone più in difficoltà! Quando in queste ore sentiremo gridare allo scandalo da parte di esponenti di tutti gli schieramenti politici, facciamo bene a ricordarci chi sostiene davvero le misure che avrebbero permesso di contenere questa stangata per gli assicurati!
*Copresidente del PS Ticino