Da destra erano arrivate voci critiche, il Consigliere di Stato spiega come quella distribuita agli allievi di medie e pretirocinio è un'agenda "dei cui contenuti si occupa un gruppo misto di DSS e DECS. Ogni ritratto rappresenta un diritto"
BELLINZONA – L’agenda distribuita agli allievi delle medie e del pretirocinio ha fatto discutere sin da subito. Ma Bertoli non ha nessuna intenzione di ritirarla, anzi, la difende. A finire nell’occhio del ciclone le immagini relative al cambiamento climatico. La destra si era parecchio infuriata, parlando di “scuola rossa”, Edo Pellegrini, Paolo Pamini (UDC), Bruno Buzzini (Lega), Paolo Caroni e Sara Imelli (PPD) avevano chiesto chiarimenti al Governo.
Essi sono arrivati ieri, durante la seduta di Gran Consiglio. Nessuna marcia indietro. “I contenuti dell’agenda vengono curati da un gruppo misto del DSS e del DECS, che si occupa dei temi, e presentano una serie di questioni che ricorrono nel tempo, come i servizi di prevenzione del disagio giovanile e la promozione della gioventù”, ha spiegato Bertoli.
Perché parlare del cambiamento climatico? Oltre ad essere un tema attualissimo (non da ultimo si vedano le polemiche per la manifestazione a Berna), si citano due premi Nobel e una candidata al medesimo. “Ogni ritratti ha a che fare con un diritto dei giovani”, ha ribadito Bertoli.