"Ora vedremo se PLR, PPD e PS riusciranno a trovare delle soluzioni concrete come hanno sbandierato davanti a TV e giornalisti durante tutto il pomeriggio. Noi continueremo a combattere per una migliore situazione del mercato del lavoro in Ticino"
BELLINZONA - Sono i grandi sconfitti di oggi, nonostante in Ticino abbiano vinto. Questo è il paradosso dell'UDC, che vede la sua iniziativa per la limitazione dell'immigrazione, l'iniziativa madre, passare nel nostro Cantone ma non a livello federale.
E attraverso un post social, dopo che per tutto il pomeriggio i rappresentanti, da Chiesa a Marchesi, hanno sottolineato come abbia vinto la paura, soprattutto in un momento di incertezza come quello attuale, legato al Covid, ringraziano il Ticino.
"Il Ticino si è schierato chiaramente a favore per l'iniziativa per la limitazione, a dimostrazione che i problemi della libera circolazione delle persone esistono e non sono un'invenzione", scrivono.
Per poi 'sfidare' gli avversari: "Ora vedremo se PLR, PPD e PS riusciranno a trovare delle soluzioni concrete come hanno sbandierato davanti a TV e giornalisti durante tutto il pomeriggio. Noi continueremo a combattere per una migliore situazione del mercato del lavoro nel nostro Cantone!".
Piero Marchesi ha aggiunto le sue considerazioni personali: "Sono deluso e stanco. È stata una campagna di voto impegnativa, mi sono e ci siamo impegnati molto perché ci credevamo. Siamo ancora convinti che questa immigrazione fuori controllo sia un danno per le cittadine e i cittadini che vivono nel nostro Cantone. Noi dell’UDC non molliamo, abbiamo perso una battaglia ma non la guerra. Sono convinto che prima o poi avremo ragione. Forse questo periodo di incertezza dovuto al Covid ha penalizzato l‘iniziativa perché molti hanno creduto alla campagna catastrofista dei contrari. Non molliamo. Grazie per il vostro sostegno".