Il Movimento per il Socialismo commenta la sconfitta dell'iniziativa UDC: "Il dumping salariale e sociale, malgrado i tentativi di smentita, si è diffuso e determina un deterioramento della condizioni di vita dei salariati e delle salariate"
BELLINZONA - Nel commentare i risultati del voto di oggi, l'MPS si sofferma solo sull'iniziativa UDC, che è per il movimento "un'ulteriore conferma che le lavoratrici ed i lavoratori di questo cantone sono profondamente preoccupati per le proprie condizioni di salariali e sociali". La richiesta è di nettere in votazione l'iniziativa MPS Basta con il dumping!
"Il risultato della votazione sull’iniziativa UDC in Ticino (ma, in parte, anche a livello nazionale) conferma, ancora una volta, che le lavoratrici e i lavoratori di questo Cantone sono profondamente preoccupati per le proprie condizioni salariali e sociali. Il dumping salariale e sociale, malgrado i tentativi di smentita, si è diffuso e determina un deterioramento della condizioni di vita dei salariati e delle salariate. È partendo da questa situazione che l’UDC e la sua campagna hanno potuto affermarsi", spiega il Movimento per il Socialismo.
"Soprattutto perché una parte importante degli oppositori ha impostato la propria campagna sull’idea che il dumping fosse stato combattuto grazie alle cosiddette misure di accompagnamento e che la vittoria dell’iniziativa avrebbe rappresentato la perdita di diritti… della cui esistenza i salariati e le salariate non hanno nessuna percezione. Per questo è ora necessario rispondere a queste preoccupazioni con proposte politiche che, rifiutando la logica xenofoba di Lega e UDC, rispondano a questa esigenza di un controllo del mercato del lavoro: risposta fondamentale per la lotta al dumping".
Cosa fare, dunque? L'idea è chiara: "L’unica proposta sul tappeto è quella è quella contenuta nell’iniziativa popolare depositata dal MPS a gennaio 2020, Basta con il dumping! Un’iniziativa che, lo ricordiamo, propone concrete ed applicabili misure di controllo del mercato del lavoro. Dall’invio di tutti i contratti di lavoro ad un reale istituzione di un ispettorato del lavoro dotato di un numero sufficiente di ispettori. L’iniziativa propone inoltre specifiche misure per combattere la discriminazione di genere. Di conseguenza MPS rinnova la richiesta, in primo luogo ai partiti di governo che monopolizzano le commissioni parlamentari, a voler portare con urgenza davanti al Plenum l’iniziativa MPS così che poi la popolazione ticinese possa esprimersi".