POLITICA E POTERE
Salvioni sull'esondazione del Verbano: "Le decisioni del Consorzio del Ticino, composto da Lombardia e Piemonte, influiscono livello del lago"
Il Municipale di Locarno sottolinea che le comunità ticinesi-piemontesi-lombarde hanno un destino comune e spiega la necessità di una maggiore collaborazione, anche politica, con Regioni e Provincie vicine, oltre che con Berna e Roma
TiPress

di Niccolò Salvioni*

Secondo lo storico idrometro lacuale fisico di Locarno, Svizzera, collocato accanto all’imbarcatoio, il livello del Lago Maggiore, tra le 08:00 di venerdì 2 ottobre e le 8:00 di oggi domenica 4 ottobre, in soli due giorni, è salito di quasi 2 metri e mezzo (oltre 5 cm all’ora).

Dalle 18:00 di ieri l’aumento si è drasticamente ridotto fino arrivare a zero, toccando i 195.47 m.s.l.m e dunque il grado di pericolo esondazione 3, fissato per Locarno a 195.50, questa volta, salvo ulteriori precipitazioni di rilievo (che non sembrano essere previste) non dovrebbe essere raggiunto.

Ridotto l’afflusso di nuove acque da nord, molto dipende anche da come viene regolato il deflusso delle stesse nel fiume Ticino Inferiore, alla diga della Miorina presso Sesto Calende.

La regolazione quotidiana del lago Maggiore è governata dal “Consorzio del Ticino” composto, a sua volta, da grandi consorzi di irrigazione della Lombardia e del Piemonte come pure dall’azienda italiana ENEL S.p.A., la quale produce energia elettrica e possiede centrali idroelettriche lungo il Ticino Inferiore. Le decisioni del Consorzio dipendono da molteplici fattori e possono incidere in modo sostanziale sulle terre sia sovrastanti che sottostanti il lago Maggiore.

Le intemperie che hanno toccato gravemente in particolare il Piemonte nord occidentale e le comunità del Verbano-Cusio-Ossola, oltre anche il Cantone Ticino nord occidentale, ma non solo, hanno determinato il repentino innalzamento del lago Maggiore e generano disagi che toccano, chi più chi meno, tutti i comuni rivieraschi italo-svizzeri del lago.

Questi disagi testimoniano quanto le nostre mega-comunità ticinesi-piemontesi-lombarde abbiano sovente un destino umano comune e che, sebbene la Svizzera non faccia parte dell’Unione Europea, ed a prescindere da ciò, occorrerebbe collaborare maggiormente in futuro, anche politicamente, con le Regioni e Province vicine, con Berna e con Roma, per prevenire, per quanto possibile, in modo coordinato ed integrando i dati relativi agli eventi naturali in evoluzione, per prevenire e mitigare al meglio i recenti disagi di origine meteorologica, forse anche connessi con gli effetti dei cambiamenti climatici causati dall’Uomo.

* municipale di Locarno

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Correlati

CRONACA

Locarno, il Lago Maggiore è esondato! Si teme si alzi ancora di livello

CRONACA

Locarno, il Lago Maggiore è esondato! Si teme si alzi ancora di livello

In Vetrina

LETTURE

Francesco Lepori: “Mafiadigitale.ch”

18 FEBBRAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Torna l’ATP Challenger Città di Lugano. Ars Medica Centro dello Sport è ancora Medical Partner

18 FEBBRAIO 2025
LETTURE

Martistella Polli: “Destinazione Amore”

11 FEBBRAIO 2025
ENERGIA

AIL, Tijana Catenazzi direttrice dell’area Persone e Futuro

07 FEBBRAIO 2025
LETTURE

François Hainard: “Il vento e il silenzio”. Romeo e Giulietta nella Brévine

04 FEBBRAIO 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"L'impegno dell'economia per la società"

31 GENNAIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

La lettera di Quadri e Verda Chiocchetti: "Colpevoli di femminilità"

19 FEBBRAIO 2025
POLITICA E POTERE

I "no" di Zali, i radar di Gobbi e l'UDC. Tre domande a Daniele Piccaluga

15 FEBBRAIO 2025
SECONDO ME

Marchesi: "Trump smaschera l'illusione occidentale: la Svizzera paga il prezzo di scelte miopi"

17 FEBBRAIO 2025