Il presidente dell'Ordine degli avvocati del Cantone Ticino in conferenza stampa ha accennato anche a quanto sta accadendo nella giustizia. "La fuga di notizia crea sconcerto"
BELLINZONA - Ieri durante la conferenza stampa dell'Ordine degli avvocati del Cantone Ticino (OATI), era inevitabile che si parlasse anche del caso che sta coinvolgendo la Magistratura ticinese. L'OATI non si era ancora espresso perchè non coinvolto, ma il presidente Gianluca Padlina, sollecitato, ha detto la sua.
Lo ha fatto in modo velato. Per esempio, si è detto d'accordo con alcune opinioni espresse sui media in merito all'accesso alle carte chiesto dalla Commissione giustizia e diritti: si tratta di opinioni positive di professionisti del settore, per cui Padlina non ha ammesso di essere favorevole a che il CdM dia le carte ai deputati ma lo ha fatto capire.
Quel che reputa preoccupante è la fuga di notizie. "Che informazioni personali escano in questa maniera è qualcosa che crea un certo sconcerto".
L'auspicio è che "le istituzioni coinvolte trovino il bandolo della matassa per far sì che tutti gli organismi della Giustizia siano in grado di iniziare il nuovo anno potendo operare serenamente".