Nuovo importante capitolo nella bufera che investito l'istituzione giudiziaria. Ecco cosa contestano i magistrati
LUGANO - Nuovo importante capitolo nella bufera che ha investito la giustizia ticinese. Secondo quanto appreso da Liberatv, negli scorsi giorni i cinque procuratori pubblici “bocciati” dal Consiglio della magistratura hanno presentato ricorso. I magistrati contestano sia i preavvisi e le modalità con le quali sono stati “confezionati”, sia il diniego di accesso agli atti che l’organo di vigilanza ha opposto anche alla Commissione giustizia del Gran Consiglio.
I cinque procuratori hanno presentato la loro istanza alla Commissione di ricorso sulla magistratura, presieduta dalla giudice Emanuela Epiney-Colombo. La Commissione ha già richiesto al Consiglio della Magistratura gli atti, entro trenta giorni. E vedremo se questa volta il CM mostrerà finalmente le carte o dirà nuovamente "niet".
Del ricorso dei PP era stata informata la Commissione giustizia del Parlamento che, da settimane, sta cercando di sbrogliare l'intricatissima matassa. La scorsa settimana i deputati avevano sentito in audizione sia i cinque magistrati, che il procuratore generale, che una delegazione del Consiglio della magistratura. Bocche cucite sull'esito dei colloqui. Nel frattempo proseguono anche le valutazioni su coloro che si sono candidati per un posto in Procura, sia inizialmente sia quando è stato riaperto il concorso proprio a seguito dei preavvisi del Consiglio della magistratura. La legge dice che entro la fine dell'anno il Gran Consiglio deve procedere con le nomine.
Vada come vada ora la vicenda, oltre che sul piano politico, si snoda anche sul piano legale. Siamo insomma ancora lontani da un epilogo.
AELLE