"Il Cantone intende ancora sovvenzionare l’autogestione a Lugano? Non pensa sia giunto il momento di attuare almeno un progetto di riqualifica?", chiedono Ortelli, Alberti, Aldi, Bignasca, Buzzini, Guscio, Petrini, Robbiani e Tonini
LUGANO - Non hanno dubbi i leghisti Maruska Ortelli, Eolo Alberti, Sabrina Aldi, Omar Bali, Boris Bignasca, Bruno Buzzini, Lelia Guscio, Enea Petrini, Massimiliano Robbiani e Stefano Tonini: "è giunto il momento, come anticipato anche dal sindaco Marco Borradori, di tagliare questo cordone ombelicale ormai rinsecchito tra la Città di e l’autogestione. Lugano non ha più spazio per una realtà di questo genere. È giunta l’ora di portare nuova linfa culturale in quei luoghi deturpati da questa gente che non ha fatto altro che approfittare della situazione".
Quanto successo l'8 marzo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. "Sappiamo tutti cosa è successo negli scorsi giorni in stazione di Lugano: un gruppo assai corposo di ragazzi, sotto il cappello dell’autogestione, ha pensato bene di manifestare senza alcun permesso, per poi scontrarsi con la polizia. C’è anche chi ha stigmatizzato l’operato delle forze dell’ordine, additando gli agenti come provocatori. Questa è disinformazione".
I deputati si rivolgono con un'interpellanza al Consiglio di Stato, per capire come ci si vuole comportare (domani del tema discuterà la la Commissione sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio e non è escluso che il dossier venga portato sui banchi del plenum già settimana prossima):
"Il Cantone intende ancora sovvenzionare l’autogestione a Lugano?
Sono stati proposti vari progetti di riqualifica negli scorsi anni, non pensa il Consiglio di Stato che sia giunto il momento di attuarne almeno uno?
Dopo i fatti accaduti in stazione a Lugano, come intende intervenire il Consiglio di Stato?
L’intervento della Polizia per sedare gli animi dei facinorosi quanto è costato al Cantone, quanti agenti sono stati impiegati?"