È uno dei due Comuni, assieme a Locarno, che ha esposto la bandiera simbolo della comunità LGTB+. Ma Scherrer non si sbilancia e parla di "incoraggiamento a chi si batte contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale"
LOCARNO/AROGNO - I fautori del "Matrimonio per tutt*" avevano chiesto ai Comuni di esporre la bandiera arcobaleno, simbolo del movimento LGTB+, per manifestare solidarietà. Oggi sventola fuori da due Comuni: Locarno e Arogno.
Molti dei 106 Comuni che hanno scelto di non esporla hanno invece declinato l'invito preferendo non prendere posizione su un tema su cui si voterà presto.
La motivazione di Locarno, ha spiegato il sindaco Alain Scherrer a La Regione, è quello di "incoraggiare chi in tutti questi anni si è battuto e continua a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone". Per il liberale, "un impegno inarrestabile per le istituzioni e per ciascuno di noi. Facilitare il pieno sviluppo della personalità umana è un’incombenza primaria, dalla quale deriva la qualità dell’esistenza civile e della stessa democrazia".
E Arogno? Il Comune ha spiegato la sua posizione sul sito ufficiale, andando ancora oltre e non parlando solo di lotta alla discrimianzione ma sostenendo apertamente l'iniziativa: "Con il matrimonio per tutti la Svizzera compirà un passo importante in direzione di una maggiore uguaglianza; la bandiera arcobaleno intende sottolineare l’importanza di questa riforma e l’opportunità di dare un segnale forte a favore di chi, oggi, si sente ingiustamente discriminato”.