Interrogazione al Municipio sui primi lavori per la realizzazione del nuovo centro sportivo al Maglio di Canobbio, prima tappa del Polo sportivo
LUGANO - Sulla base di un documentato articolo uscito il 17 aprile su naufraghi.ch (https://naufraghi.ch/biotopi-e-anfibi-a-lugano-si-risolve-tutto-con-una-ruspa/), i Verdi di Lugano hanno inoltrato un’interrogazione al Municipio in merito ai primi lavori intrapresi per la realizzazione del nuovo centro sportivo al Maglio di Canobbio, prima tappa del cosiddetto Polo sportivo e degli eventi (PSE).
“In breve – si legge in un comunicato dei Verdi -: in quella zona c’era un piccolo stagno la cui esistenza era ben nota ai progettisti, tant’è vero che ne era prevista la sostituzione con un nuovo biotopo, da crearsi nelle immediate vicinanze. A sconcertare sono stati i tempi e i modi dell’operazione: si sono tagliati gli alberi circostanti a fine inverno, proprio nel momento in cui gli anfibi andavano a deporre le uova. E le hanno deposte. La pozza, piena di uova di rana, già aveva poca acqua e dopo l’abbattimento degli alberi, esposta al sole, era destinata a prosciugarsi: è quindi stata eliminata, perché quelle uova ormai non si sarebbero sviluppate. La ruspa, dunque, ha fatto il suo lavoro, come era già accaduto, in altro contesto cittadino, quasi un anno fa.
Il rispetto ambientale e la logica avrebbero richiesto altri tempi: o intervenire in anticipo e allestire il nuovo stagno prima della posa delle uova, o lasciar crescere tranquillamente questa generazione di anfibi (peraltro protetti) e allestire il nuovo biotopo in vista della prossima stagione. Oltre alla semplice mancanza di criterio e all’indifferenza ecologica, siamo presumibilmente di fronte alla violazione di leggi e ordinanze relative alla protezione degli anfibi. E lo stagno era tutelato a livello comunale.
Ci si può legittimamente irritare per tanta leggerezza e ci si può altrettanto legittimamente preoccupare, dopo questo esordio infelice, per il modo in cui verranno affrontate nei prossimi anni le fasi più problematiche del gigantesco cantiere del PSE.
Se il buongiorno si vede dal mattino…”.