Continuano gli scossoni all'interno dell'area rossoverde in vista delle elezioni. L'economista: "Con gli alleati patti chiari"
LUGANO - In queste settimane il PS sta festeggiando i 100 anni di presenza nel Governo cantonale. Accanto agli avvenimenti ufficiali, promossi dalla direzione del partito, vi è stata anche la festa organizzata lo scorso weekend da Amalia Mirante. L’economista ha riunito al grotto del Ceneri alcune decine di simpatizzanti. Prove di campagna, evidente, anche perché Mirante ha già dichiarato l’intenzione di candidarsi per il Consiglio di Stato. Già, ma quale campagna? Quella elettorale, oppure quella congressuale per guadagnarsi un posto sulla lista, qualora il PS puntasse su altri candidati?
Quale che sia la prossima contesa, Mirante ne ha approfittato per dire la sua sulle prossime elezioni e anche sugli ultimi battibecchi all’interno dell’area rossoverde. “Non devo dire a voi - ha detto rivolgendosi ai militanti - quanto sia importante che anche nel prossimo governo ci sia un socialista. Scusatemi, una socialista. Insomma, per me, ma suppongo anche per voi e suppongo per molti compagni e compagne, non è indifferente che il prossimo consigliere di stato, o la prossima consigliera di stato sia socialista. Senza i socialisti in governo la storia di questo Paese sarebbe stata tutta un’altra storia”.
“Credo molto nella collaborazione con le altre forze della sinistra - ha aggiunto - ma solo quando la collaborazione è onesta e rispettosa. Cosa che di certo non è stata negli ultimi periodi e qui penso di rappresentare tutti esprimendo la massima solidarietà alla sezione di Lugano. Perché se si tocca uno, si tocca tutti (chiaro il riferimento alla polemica innescata dalle dichiarazioni di Nicola Schönenberger, ndr). Dicevamo, i patti con i nostri alleati devono essere chiari: in governo è necessaria la presenza del PS; dopo 100 anni non siamo disposti a venir meno a questo impegno”.
“Ci avviamo verso un futuro incerto - ha proseguito Mirante - economicamente e socialmente. Abbiamo bisogno di competenza e visione nella gestione della cosa pubblica. L’ambiente è importante, certo. Ma nel futuro prossimo e a medio termine, molte e molti cittadini rischiano di trovarsi impoveriti e con meno prospettive. Al centro della nostra azione politica ci devono essere il lavoro, il potere d’acquisto, la socialità, la qualità della scuola”.
Infine, un’ultima stoccata ai Verdi “Come ho scritto qualche mese fa quando sono iniziati gli appetiti di chi certo non può definirsi un alleato, il messaggio per tutte le forze in campo nelle prossime elezioni e sottolineo tutte le forze in campo, deve essere chiaro: Giù le mani dal seggio socialista!”.