L'UDC Ticino: "In poco meno di un anno, Consiglio Federale e Parlamento hanno rottamato la nostra storica neutralità"
BELLINZONA – "In poco meno di un anno, Consiglio federale e Parlamento hanno rottamato la nostra storica neutralità. Il nostro Paese ha aderito, senza batter ciglio, alle sanzioni decretate dall’Unione europea. È la prima volta che la Svizzera muove una guerra economica nei confronti di uno dei due Paesi in conflitto". Inizia così il comunicato stampa dell'UDC Ticino che testimonia il sostegno all'iniziativa "Sì alla neutralità" lanciata dalla neonata associazione “Pro Svizzera” e sostenuta dall’UDC Svizzera.
"Dopo la “neutralità attiva” promossa dell’ex Consigliera federale Micheline Calmy-Rey, ecco quindi esplicitato il nuovo concetto di “neutralità cooperativa” del Consigliere federale Ignazio Cassis. Per l’UDC Ticino, come per l’UDC Svizzera, le decisioni prese dalla maggioranza di centro-sinistra in Consiglio federale e in Parlamento hanno sancito la fine della nostra neutralità integrale e perpetua. Uno status che la Svizzera conosceva ormai da più di 200 anni. Il mondo intero ha dichiarato: “Anche la Svizzera ha abbandonato la sua neutralità”. La perdita di quello che noi tutti consideriamo un valore fondante del nostro Paese ha irrimediabilmente compromesso anche il suo ruolo di mediatore super partes".
"Ricordiamo: la neutralità svizzera ci ha permesso durante i decenni di acquisire credibilità e di guadagnarci la fiducia di tutta la Comunità internazionale. Non solo, grazie ad essa abbiamo garantito la sicurezza della popolazione e la stabilità del Paese negli ultimi due secoli.Ebbene, è ora di correggere questa pericolosa deriva del sconsiglio federale e della maggioranza di centro-sinistra iscrivendo nella nostra Costituzione il principio della neutralità integrale, armata e perpetua. Per questo motivo l’UDC Ticino sosterrà attivamente la raccolta firme per l’iniziativa popolare federale “Sì alla neutralità”".