Il Consiglio di Stato ha preso atto della stima del disavanzo che emerge in base al rendiconto intermedio a fine aprile 2023, con l’aggiornamento delle principali voci di spesa e ricavi
BELLINZONA - L’aggiornamento del disavanzo d’esercizio è determinato da un lato da maggiori spese per 56.2 milioni di franchi e dall’altro da minori ricavi per complessivi 88.7 milioni di franchi. Per i dettagli concernenti i principali scostamenti rimandiamo al rapporto allegato che riporta il confronto dei dati con il preventivo.
Sul fronte dei ricavi la Banca nazionale svizzera, a seguito dei risultati negativi conseguiti nel 2022, non ha effettuato versamenti a Confederazione e Cantoni. A preventivo 2023 era stato considerato un versamento di 137 milioni di franchi.
Si riducono anche i ricavi da imposte, soprattutto a seguito dell’introduzione del nuovo metodo di calcolo delle imposte di circolazione che ha comportato una riduzione di 16 milioni di franchi rispetto al preventivo, in parte compensato dal mancato contributo all’abbonamento Arcobaleno (4 milioni di franchi) previsto nell’ambito del controprogetto sull’iniziativa relativa alle imposte di circolazione. D’altro canto si rileva un incremento di 6.3 milioni dei gettiti fiscali.
Sul fronte delle spese segnaliamo un maggior costo sul fronte dell’asilo pari a 20.6 milioni di franchi per le misure collettive a favore degli asilanti. A fronte di questa maggior spesa è valutata un’entrata federale di 16 milioni di franchi, che porta l’onere netto a 4.6 milioni.
Si segnalano poi aumenti di complessivi 16.9 milioni per prestazioni per persone con statuto S (rifugiati ucraini; queste prestazioni sono coperte quasi totalmente da un contributo federale), di 14 milioni per la partecipazione al premio assicurazione malattia, di 8 milioni di franchi della spesa per il personale docente, in particolare nel settore della scuola media e della pedagogia speciale e di 6 milioni di interessi passivi sui debiti a corto termine a seguito di recenti e importanti aumenti dei tassi di interesse. Si segnalano inoltre una serie di misure volte a contenere il disavanzo: tra di queste lo scioglimento per 14.6 milioni dell’accantonamento COVID per mancati introiti relativi all’EOC, lo scioglimento per 5 milioni dell’accantonamento per il risanamento di siti contaminati, lo scioglimento del 50% del fondo di capitalizzazione delle UAA per complessivi 4.5 milioni, il versamento straordinario di Banca Stato e dell’Azienda cantonale dei rifiuti per 3 milioni ciascuno, come pure la sostituzione solo parziale (in ragione dell’80%) dei posti che si sono resi vacanti durante l’anno. Vi sono poi una serie di misure di contenimento della spesa per importi minori.
I dati presentati con questo preconsuntivo sono da considerare con cautela, non solo perché provvisori, ma anche in relazione alle incertezze e alla volatilità del momento. Gli stessi mostrano, come peraltro già preannunciato, che non sarà verosimilmente possibile raggiungere il dato di preventivo di -80 milioni di franchi di disavanzo per il 2023.