I deputati UDC Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi interpellano il Consiglio di Stato: "C'è già un piano?"
di Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi*
Dopo quanto è successo pochi giorni fa, laddove parte del Ticino è stato gravemente colpito non solo nel lutto della cittadinanza, ma anche nelle infrastrutture e edifici di ogni genere, i Comuni di Cevio e Lavizzara, così come i privati cittadini, si trovano e si troveranno in difficoltà nel ricostruire quanto distrutto e nel migliorare la sicurezza.
Non tutte le Amministrazioni locali hanno e avranno la capacità finanziaria per poter affrontare questi sforzi finanziari nel corso dei prossimi anni.
Diverse persone hanno assistito alla distruzione delle loro case e altre, dove apparentemente non sembrerebbero avere subito danni materiali, si vedranno magari classificare i loro immobili in zona di rischio a pericoli naturali (zona rossa). Chi si vedrà classificare la propria abitazione in zona rossa, subirà, oltre il danno la beffa, poiché se una parte l’immobile subirà una forte diminuzione di valore, dall’altra il proprietario dovrà comunque fare fronte all’ammontare del mutuo rimasto invariato; oltre le conseguenze sul futuro valore assicurato.
Se correttamente, la Deputazione ticinese alle Camere Federali ha chiesto aiuto alla Confederazione, anche in Ticino, oltre agli aiuti immediati e ai contributi finanziari di prima urgenza, bisognerà pianificare nel medio e lungo periodo, interventi di ricostruzione. Quest’ultimi non dovranno essere posti a carico dei Comuni direttamente colpiti, così come della popolazione.
I fondi per la ricostruzione messi a disposizione da privati, da vari enti pubblici (Comuni e associazioni) e da molte aziende, sono importanti. Tuttavia la solidarietà non potrà coprire tutti i costi. I Comuni coinvolti avranno infatti bisogno di aiuti a fondo perso e magari in futuro anche di prestiti e linee di credito agevolate. Per questo si chiede al Consiglio di Stato se ha già in programma un piano di agevolazione con la propria Banca Cantonale, in caso di richiesta ufficiale da parte degli Enti comunali
Le domande al Consiglio di Stato
1. Il Consiglio di Stato ha un piano d’intervento finanziario mirato (a fondo perso) che possa scattare per la ricostruzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture di competenza comunale, patriziale e consorzi? Nel caso in cui, non esistesse un piano finanziario mirato, intende il Consiglio di Stato implementarlo?
2. Fatti salvi eventuali risarcimenti da parte delle compagnie assicurative, il Consiglio di Stato ha un piano d’intervento finanziario mirato (a fondo perso) che possa scattare per coprire la differenza fra l’eventuale costo effettivo e il risarcimento assicurativo per la ricostruzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture e degli immobili di proprietà dei privati cittadini? Nel caso in cui, non esistesse un piano finanziario mirato, intende il Consiglio di Stato implementarlo?
3. Fatti salvi eventuali risarcimenti da parte delle compagnie assicurative, il Consiglio di Stato ha un piano d’intervento finanziario mirato che possa scattare per agevolare il pagamento dei mutui ipotecari dei privati cittadini che si vedranno classificare la loro abitazione in zona a rischio di pericoli naturali? Nel caso in cui, non esistesse un piano finanziario mirato, intende il Consiglio di Stato implementarlo?
4. Nel caso in cui, non esistesse un piano finanziario mirato, intende il Consiglio di Stato intervenire direttamente presso la Banca dello Stato del Cantone Ticino, per permettere di agevolare eventuali prestiti futuri sia agli enti di diritto pubblico che ai privati cittadini per la ricostruzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture e degli immobili? Se sì, quali tipi di agevolazioni?
5. Sono previste delle agevolazioni che si potrebbero proporre e che vadano a toccare eventuali tassi agevolati e ridotti, dilazioni di rimborso negli anni ed un rientro degli ammortamenti sul lungo periodo, per i debiti già esistenti dei Comuni toccati da questa catastrofe?
*deputati UDC