POLITICA E POTERE
Il preventivo, Notre-Dame e il poker
Si è aperto in Gran Consiglio il dibattito sul preventivo 2025, la cui approvazione resta incerta. Siamo ai bluff dell’ultima mano, oppure c’è chi andrà all-in?
ANALISI

Che valore ha per voi il nostro lavoro?

03 DICEMBRE 2024
ANALISI

Che valore ha per voi il nostro lavoro?

03 DICEMBRE 2024

BELLINZONA - La partita a poker non è finita e le carte restano coperte nelle prime battute del dibattito sul preventivo 2025, che ha preso via questo pomeriggio in Gran Consiglio a Bellinzona. L’asse di maggioranza composto da PLR, Lega e Centro, scricchiola vistosamente, dopo che i centristi si sono sfilati dalla misura sul contenimento della spesa per la pedagogia speciale. Può saltare il preventivo? I leghisti non lo escludono, i liberali nicchiano, il Centro lo sosterrà comunque. Siamo ai bluff dell’ultima mano, oppure c’è chi andrà all-in?

Per la risposta bisognerà attendere domani sera, quando il presidente Michele Guerra chiamerà il voto definitivo, dopo aver evaso un interminabile rosario di emendamenti. Oggi è giornata di tattica, di segnali di fumo, di retorica e citazioni.

Gianella e Notre-Dame
 
La capogruppo PLR Alessandra Gianella chiama in causa Notre-Dame, appena restaurata e riaperta al pubblico dopo l’incendio che l’aveva divorata. Lo spunto serve a Gianella per invocare il “pensiero a cattedrale”, cioè un modo di immaginare e costruire il futuro con una visione che vada oltre alla propria generazione.

Anche il Ticino, intrappolato nelle sue beghe quotidiane, ne avrebbe un gran bisogno, dice, per poi affondare il colpo: “Il clima culturale e politico è caratterizzato da una mancanza di responsabilità e da un populismo del consenso facile. Un populismo che risponde a ogni minima protesta con concessioni, evitando scelte difficili e i sacrifici necessari. Qualsiasi intervento diventa un tabù. Vogliamo sempre più servizi, ma senza conti in ordine. Dobbiamo iniziare a pensare al futuro con un po’ più di responsabilità”.

Gianella rilancia quindi la proposta di slegare il risanamento dei conti dal preventivo e dalle sue polemiche annuali: “Serve un pacchetto con misure medio termine”. A Lugano han detto che lo faranno, per il Cantone staremo a vedere.

La capogruppo conclude affermando un sostegno con riserva al preventivo. Dipenderà dal dibattito e dall’esito del voto sugli emendamenti.

L'anguilla Agustoni 

Maurizio Agustoni, nella sua analisi, scivola come un anguilla, evitando di stressare ulteriormente i nervi della maggioranza con dichiarazioni pungenti. Dice e non dice, secondo il suo stile. Saggio. 

A proposito dei tagli confezionati in Commissione della Gestione, tra i quali quello contestassimo alla pedagogia speciale, afferma che i deputati hanno limato la spesa. Ma l’operazione, fatta da parlamentari di milizia, ha qualche controindicazione: “Le vigorose reazione del mondo economico e della società civile, hanno reso palesi i limiti di questo esercizio, che non rinneghiamo ma che non può neppure entusiasmarci. Il taglio lineare, nella sua spietata efficacia, espone al rischio di misure inefficienti prima ancora che impopolari”.

E quindi, aggiunge, “proprio per evitare questi situazioni inique il nostro gruppo, da tempo, sostiene l’importanza di un’analisi della spesa esterna e indipendente, quale strumento per aiutarci a capire quale misure possono essere prese per contenerla. Questo processo è in corso, anche se in maniera più lenta di quanto ci sarebbe piaciuto”.

La nostra ricetta, conclude il capogruppo del Centro, “è sempre la stessa: solidarietà e libertà, in entrambi i casi con responsabilità”.

Bignasca pokerista

Chi si tiene le carte tutte coperte è Boris Bignasca: “Il rapporto di maggioranza prevede spese per 4 miliardi e mezzo, il rapporto di minoranza di Ivo Durisch, che ripropone il preventivo 2024, prevede spese per 4,3. Con il rapporto di maggioranza si spendono 200 milioni in più. Chi è l’orco che vuol tagliare sulle spalle dei cittadini, fragili e meno fragili?”

“Personalmente - conclude il capogruppo leghista - sono indeciso tra far entrare in vigore il preventivo 2024, bocciando le cifre del preventivo 2025, con un risparmio di 170 milioni, oppure le nostre responsabilità di Governo che comunque sono a scadenza a breve termine…. Spero che il mio gruppo sia più saggio di me e alla fine del dibattito mi aiuti a decidere su questa indecisione”.

Precisazione di Ivo Durisch: “Il preventivo 2024 resterebbe in vigore solo per un mese. Dopodiché il Governo e la Commissione della Gestione dovrebbero rifare i compiti secondo nuovi criteri”

Sirica all'attacco 

Tutto all’attacco l’intervento di Fabrizio Sirica. Il co-presidente del PS ha posto l’accento sulle contraddizioni del nostro Cantone, dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Sirica si è scagliato contro i tagli presenti nel preventivo, in particolare quello sulla pedagogia speciale e quello sui sussidi di cassa malati, quest'ultimo passato in secondo piano nel dibattito delle ultime settimane. Eppure c'è...

La chiosa: “Quello che mi sbalordisce in questo Cantone, è che nessuno si assume mai la responsabilità politica . Il governo consociativo sembra la foglia di fico dietro al quale si nascondono le deresponsabilizzazioni e assistiamo a rimpalli tra le stesse maggioranze in Parlamento e in Governo”.

La morale di Morisoli 

Sergio Morisoli, per l’UDC, che come i socialisti punta a bocciare i conti, si chiede retoricamente: “A cosa serve un preventivo se tanto la politica e la burocrazia al suo servizio, da anni, continuano a spendere come meglio vogliono; e se quando i soldi votati non bastano, semplicemente si fanno i sorpassi. (…) La responsabilità invocata fino alla noia in quest’aula e a più riprese, da chi voterà il Preventivo e trasformata in capo d’accusa verso chi non lo voterà, è la foglia di fico per una classe politica e una burocrazia smarrite che ormai consumano di più di quello che i cittadini e le imprese riescono a produrre in questo Paese. Ma anche le foglie di fico appassiscono…”.

Chiusura in puro stile morisoliano: “Morale del dibattito di oggi sul P 2025: PLR: aspettare la crescita economica; Centro: aspettare l’analisi dei compiti; Lega: aspettare cosa fanno gli altri; Socialisti nascosti in tutti i partiti: non aspettare, aumentare subito le imposte; Governo: aspettare per non aspettarsi niente; Gran Consiglio: intanto spendiamo”.

La coperta di Bourgoin 

Infine i Verdi, con Samantha Bourgoin, che ci riporta a Parigi: “Notre-Dame non sarebbe mai stata ricostruita senza un’investimento sul futuro, limitandosi a una logica da ragioniere che guarda a ieri e non a domani. Chi poteva, ha dato, e il resto lo ha fatto lo Stato. Facciamo così con tutte le sfide che dobbiamo affrontare. Altro che populismo…. Allarghiamola questa coperta troppo corta per capire chi ha freddo, mia non chiedendo sacrifici al ceto medio, tagliando aiuti ai più fragili, ribaltando costi sui comuni, diamo la possibilità alle famiglie benestanti e alle grandi aziende lucrative di fare la loro parte. Chi ha di più, ha più mezzi per fare la differenza”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

POLITICA E POTERE

Preventivo, che passione! Gianella: stiamo per schiantarci. Morisoli: "Immorale". E Bignasca attacca UDC, PS e Verdi

POLITICA E POTERE

Via libera della Gestione su sgravi e imposta di circolazione. Bignasca: "Cose concrete, non propaganda"

POLITICA E POTERE

Questa sera a Matrioska “i conti non tornano”

POLITICA E POTERE

Il Centro contro tutti! Dadò: "Ecco il nuovo triciclo"

POLITICA E POTERE

Ve la diamo noi la responsabilità! PS e MPS lanciano i primi siluri contro il preventivo

POLITICA E POTERE

Dadò: “Per riformare l’Amministrazione cantonale serve un ‘Lago d’Orta bis’”

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
OLTRE L'ECONOMIA

Ecco come sta l'economia ticinese. E cosa pensano le aziende degli accordi con l'UE

18 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

San Bernardino Swiss Alps, da domani apre la ski Arena Pian Cales

13 DICEMBRE 2024
LETTURE

Riccardo Tettamanti alla direzione di Terra Ticinese

12 DICEMBRE 2024
LETTURE

Flavio Del Ponte: "Perché ho deciso di raccontare le guerre che ho vissuto"

11 DICEMBRE 2024
ENERGIA

Lugano, due nuovi direttori per le AIL

05 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

Paola Nurnberg: “La mia verità”. Credit suisse e la “Regina Isabella”

19 DICEMBRE 2024
ANALISI

Tutto di troppo

16 DICEMBRE 2024
ENIGMA

Trump-Meloni, leader dell'anno...e del "nuovo" Occidente?

15 DICEMBRE 2024