POLITICA E POTERE
“Il Ticino è in crisi, il Consiglio di Stato se ne accorge?â€
Dall’edilizia al turismo, dai consumi all'occupazione: i deputati della Lega dei Ticinesi interrogano il Governo sui segnali allarmanti contenuti nel Notiziario statistico cantonale e chiedono misure urgenti per rilanciare l’economia 
TiPress / Pablo Gianinazzi

BELLINZONA - “La crisi è qui, e il Consiglio di Stato non può più ignorarla.†È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dalla Lega dei Ticinesi in un’interrogazione che prende spunto dai dati contenuti nell’ultimo Notiziario statistico cantonale, definito senza mezzi termini “un bollettino di guerraâ€. I deputati leghisti, guidati da Boris Bignasca, denunciano l’inerzia del Governo di fronte a segnali economici sempre più preoccupanti: crollano i consumi, stagnano le esportazioni, l’edilizia è ferma e il turismo arretra. Di fronte a questo scenario, la Lega chiede al Consiglio di Stato se abbia finalmente preso coscienza della gravità della situazione e quali misure concrete intenda attuare per rilanciare il Cantone.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione

Lodevole Consiglio di Stato,

il recente Notiziario statistico 2025-10 pubblicato dall’Ufficio di statistica del Canton Ticino delinea un quadro economico profondamente preoccupante. Il documento è un vero e proprio bollettino di guerra, che evidenzia un progressivo e strutturale indebolimento dell’economia cantonale. Riportiamo di seguito dati, aggiornati a fine 2024, che riteniamo particolarmente significativi e meritevoli di urgente approfondimento da parte del Consiglio di Stato.


1. CONSUMI – Veicoli stradali nuovi immatricolati

Variazione su base annua nel 2024: -12.3% in Ticino, contro il -6.8% della media Svizzera. Fonte: Questo indicatore è spesso considerato dagli economisti un termometro della fiducia dei consumatori: il crollo delle immatricolazioni segnala infatti un drastico ridimensionamento dei consumi durevoli. Notiziario statistico 2025-10, pagina 4.


2. COMMERCIO ESTERO – Esportazioni ticinesi

Variazione su base annua nel 2024: -1.5%. Complessivamente il 2024 segna un calo annuo delle esportazioni di beni dal Ticino del -1,5%. Da un’analisi comparativa dei dati rilevati nel primo semestre, variazione del -1,2% e nel secondo semestre, variazione pari a -1,7%, appare inoltre evidente un’accelerazione in senso negativo del crollo delle esportazioni. Qualora questo trend dovesse continuare, il rischio, oltre a minori introiti per le aziende ticinesi, è soprattutto quello di perdere quote di mercato nei propri mercati di riferimento, con conseguenze strutturali di lungo periodo sulla loro redditività generale.

Fonte: Notiziario statistico 2025-10, pagina 5


3. ATTIVITÀ MANIFATTURIERE

Nel quarto trimestre 2024 il fatturato del settore manifatturiero a livello nazionale ha segnato una variazione dello -1.6%. Solo il comparto farmaceutico ha mostrato dei segnali positivi. La manifattura, cuore produttivo del Paese, sta perdendo slancio in tutta la Svizzera, a causa di una combinazione di fattori, franco forte, alto costo dell’energia e congiuntura globale sfavorevole. In Ticino, dove la diversificazione industriale è più debole che in altri Cantoni, le ripercussioni di questo rallentamento sono amplificate.

Fonte: Notiziario statistico 2025-10, pagina 6


4. COSTRUZIONI

Domande di costruzione in Ticino: nell’edilizia abitativa: -16.3%, nell’edilizia non abitativa: -2.8%. I dati confermano la crisi del settore, con impatti occupazionali diretti e un possibile effetto domino su molti altri comparti dell’economia connessi a questo settore.

Fonte: Notiziario statistico 2025-10, pagina 7

 
5. TURISMO

Pernottamenti totali 2024: 2,4 milioni, pari a un calo del -1.5%. In particolare, è preoccupante il calo di oltre 65.000 pernottamenti nei primi otto mesi dell’anno. Il settore turistico in Ticino arranca, nonostante le politiche di sostegno e promozione messe in atto in questi anni. La dipendenza dal turismo interno si sta rivelando un limite strutturale. Urge un ripensamento della strategia complessiva.

Fonte: Notiziario statistico 2025-10, pagina 8


6. PIL

La crescita è definita “modesta, praticamente atonaâ€. Al di fuori del farmaceutico, nessun settore trainante. Fonte: Notiziario statistico 2025-10, pagina 10

 
7. DISOCCUPAZIONE

Emergono frizioni settoriali evidenti in comparti come costruzioni, commercio all’ingrosso e servizi finanziari ausiliari, comparti questi a forte componente maschile. Frizioni esasperate anche dal sempre crescente numero di asilanti in cerca di lavoro. Fonte: Notiziario statistico 2025-10, pagina 12


Commento generale

Il quadro che emerge è chiaramente allarmante. Il Ticino sembra essere già entrato in una fase di stagnazione, se non di recessione. Settori fondamentali come le costruzioni, la manifattura, il turismo e la finanza sono in affanno, mentre i consumi crollano e la disoccupazione aumenta nei comparti più esposti. Non si tratta di mera congiuntura, ma di problemi strutturali che necessitano di una chiara politica industriale e di misure mirate.


Domande al Consiglio di Stato:

1. Il Consiglio di Stato condivide l’analisi espressa a partire dai dati del notiziario statistico? Ritiene che il Ticino sia in una situazione di crisi economica?


2. Quali misure immediate intende mettere in atto per contrastare il deterioramento della congiuntura?


3. Le politiche settoriali di sostegno specifico per i comparti più colpiti (costruzioni, turismo, industria) hanno dato qualche frutto?


4. Il Governo intende finalmente abrogare una parte della regolamentazione che frena gli investimenti in Ticino?


5. Ritiene che le attuali politiche fiscali siano sufficienti a rilanciare il paese e attrare capitali dal resto della Svizzera e dal mondo?

 

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