Il Municipale: “Lugano resterà una città libera e forte, aperta al confronto” ma non “in ginocchio davanti a chi confonde la libertà con l’irresponsabilità”

LUGANO – Dopo il pomeriggio difficile segnato da un corteo non autorizzato nel centro città, il municipale UDC Marco Chiesa interviene con una presa di posizione netta pubblicata oggi sul Corriere del Ticino. Il punto chiave è riassunto nel titolo del suo intervento: “Chi abusa, paga”.
Per Chiesa, la libertà di manifestare non può prescindere dal rispetto delle regole: “Libertà senza responsabilità non è democrazia, è anarchia”, scrive, denunciando “traffico paralizzato, famiglie intrappolate, commercianti privati del lavoro del fine settimana”. A suo avviso, “i costi della sicurezza non possono più essere scaricati sulla comunità”.
Il municipale stigmatizza anche le derive violente e le provocazioni ai margini della protesta, ricordando che “gli estremismi, di qualsiasi colore, sono sempre pericolosi e inaccettabili”. Un passaggio è dedicato al ringraziamento delle forze dell’ordine per l’operato durante l’emergenza.
Chiesa rivendica l’immagine di una città aperta ma ferma sul rispetto delle regole: “Lugano resterà una città libera e forte, aperta al confronto” ma non “in ginocchio davanti a chi confonde la libertà con l’irresponsabilità”.
Sul piano operativo, il municipale propone di dotarsi di strumenti giuridici chiari: “È urgente elaborare una base legale cantonale nella legge sulla polizia” che consenta ai Comuni di agire contro organizzatori e provocatori di eventi non autorizzati, fino all’addebito dei costi per sicurezza e riparazioni. La linea è riassunta nella formula che dà il titolo al suo intervento: “Chi abusa, paga”.
Chiesa conclude richiamando la responsabilità verso la città e i suoi abitanti: “La città non è il terreno di gioco degli estremismi: è la casa dei suoi abitanti, dei suoi lavoratori, dei suoi commercianti”.