Il Consiglio di Fondazione dell'ospedale del cuore torna sullo sfratto - entro tre mesi - imposto al fondatore dal CdA dell'Ente ospedaliero cantonale. E svela nuovi importanti particolari....
LUGANO - Il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro ha preso nuovamente posizione per mettere i puntini sulle "i" in merito allo sfratto del Professor Tiziano Moccetti, deciso dal Consiglio d'Amministrazione dell'Ente Ospedaliero Cantonale. L'ospedale del cuore ripercorre punto per punto la vicenda e annuncia di essere pronto a rivolgersi al Consiglio di Stato. Di seguito, per esteso, il comunicato stampa:
"In merito alla presa di posizione odierna dell'Ente Ospedaliero Cantonale, il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro Ticino, precisa quanto segue:
1. Il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro, nel corso dell'ultimo anno e mezzo, ha sempre lavorato con massima lealtà e collaborazione con l'Ente Ospedaliero Cantonale, per assicurare un passaggio di consegne ordinato e che potesse dare garanzie circa la continuità nell'eccellenza delle cure, di cui la nuova direzione dell'istituto, insieme a tutto il personale, saprà farsi carico. L'obiettivo è stato raggiunto con la firma del contratto di venerdì scorso. Nel corso delle trattative ci era sempre stato assicurato che sarebbe stata trovata una soluzione adeguata e rispettosa per il Professor Moccetti e per i suoi pazienti. Dal canto nostro ci siamo fidati, lasciando che fosse la nuova direzione dell'istituto, e in particolare i primari, a trovare la soluzione migliore per il futuro Cardiocentro, nel rispetto dell’autonomia clinica sancita dagli accordi stipulati alla presenza del Consiglio di Stato. Per questo siamo sgomenti e amareggiati per la comunicazione ricevuta sabato mattina dal presidente dell’EOC;
2. Nessuno ha mai chiesto all’EOC di assumere, in qualsiasi forma, il Professor Tiziano Moccetti. Questo sia per il rispetto dei regolamenti dell’Ente che per la volontà del Professor Moccetti, il quale ha sempre detto di non voler più avere alcun ruolo operativo all'interno del futuro istituto per rispetto del nuovo corso;
3. In data 21 ottobre la direzione del futuro istituto Cardiocentro (primari, direzione amministrativa e responsabile infermieristico), in piena autonomia, ha inviato all’EOC una proposta che prevedeva che il Professor Moccetti potesse continuare a visitare i suoi pazienti presso il suo studio - si ribadisce, non come dipendente EOC - per 2-3 mezze giornate alla settimana, senza aver più alcun ruolo dirigenziale, operativo o nelle attività di reparto. Una proposta ragionevole, nata su iniziativa dei clinici e quindi di carattere squisitamente medico, elaborata per il bene del Cardiocentro e dei suoi pazienti;
4. Il Professor Moccetti era evidentemente pronto ad assumersi interamente i costi dell'affitto degli spazi presso il Cardiocentro, del segretario e delle assicurazioni personali, senza voler gravare neanche per un franco sull’EOC;
5. Dopo alcune settimane, non ricevendo risposta alla proposta formulata dai primari, il Consiglio di Fondazione ha scritto al CdA dell'EOC, chiedendo di determinarsi sulla vicenda;
6. Il Consiglio di Fondazione, anche negli ultimi giorni, si era detto disponibile a concordare con l’EOC una soluzione alternativa, qualora la proposta dei primari non fosse stata accolta, per consentire al Professor Moccetti di chiudere il suo studio in tempi ragionevoli e accompagnare i suoi pazienti verso questo importante cambiamento;
7. La risposta dell’EOC è giunta soltanto sabato 19 dicembre per e-mail, all’indomani della firma del contratto di trasferimento e a una decina di giorni dal passaggio formale del Cardiocentro all’EOC, senza che neppure il Consiglio di Fondazione fosse messo in copia per conoscenza. Tempistiche, modalità comunicative e stile si commentano da soli;
8. Il Consiglio di Fondazione è profondamente addolorato nel leggere che il Consiglio d’Amministrazione dell'EOC giudichi “rispettoso” della storia del Professor Moccetti, fondatore del Cardiocentro, e dei suoi pazienti, un ordine di sfratto di tre mesi (tre mesi!), da compiersi in piena pandemia Covid19 e comunicato per e-mail (e-mail!) soltanto il 19 dicembre, a soli dieci giorni dal passaggio di consegne, cioè 5 minuti prima di mezzanotte;
9. Il Consiglio di Fondazione respinge con forza questa imposizione al Professor Moccetti e ai suoi pazienti, alcuni dei quali anziani e gravemente ammalati, a dover sloggiare entro tre mesi;
10. Il Consiglio di Fondazione non arretra di un millimetro circa la richiesta che l'uscita del Professor Moccetti dal Cardiocentro venga concordata secondo tempistiche e modalità rispettose dei pazienti e, se necessario, si rivolgerà al Consiglio di Stato, garante degli accordi sottoscritti fra EOC e Cardiocentro".