Il Municipale socialista risponde all'attacco del collega pipidino: "Non so che film abbia visto lui. Dovrebbe agire con correttezza e trasparenza, come la qualifica di municipale dovrebbe richiedere..."
*Di Ronnie Moretti
Il mio collega Cotti in Municipio, deve essere un po’ confuso. Sulla base di imprecisioni riportate dal CdT in merito al mio discorso fatto all’assemblea del PS, si domanda su Liberatv (vedi articoli a corredo) se io non abbia visto un altro film in merito al San Carlo e mi inviata a chiedere ai sindacati di ripercorrere la tribolata storia.
Non so che film abbia visto lui piuttosto, io di certo non ho passato il mio tempo a guardare cinepanettoni mangiando pop corn, perché ero occupato a cercare di risolvere il ginepraio che si era formato al San Carlo. Per quel che riguarda i “sindacati” bisognerebbe chiedersi a quali si riferisce, le scene sono tante.
Partendo dal presupposto che Cotti parli dell’OCST, sindacato di riferimento dell’area PPD, ricordo che questo sindacato ha sostenuto i suoi assistiti, che erano i membri dell’allora direzione congiunta, sostenendo che la tribolata storia fosse frutto solo di qualche sporadica lettera anonima. L’OCST ha fatto finta di crederci fino all’ultimo, ricusando fatti e autorità invocando il “buon nome” del San Carlo. Tra l’altro l’allora direzione, faceva disperata pressione su alcuni dipendenti per farli iscrivere proprio all’OCST, dimostrando che il sindacato aveva più a cuore questi affari che quelli del San Carlo.
A Cotti consiglio di calmare i suoi pruriti elettorali, visto che si ripresenta, e di agire con correttezza e trasparenza, come la qualifica di municipale dovrebbe richiedere. Certe critiche lasciano il tempo che trovano, soprattutto in una storia così complessa come quella che ha coinvolto l’Istituto. Gli consiglio di guardare una bellissima pellicola, lui che è appassionato di cinema: “Viva la libertà”, con Peppe Servillo, che interpreta un politico onesto e idealista. Merce rara al giorno d’oggi.
*Municipale PS Locarno