L'ex municipale Ferrari si è spento nei giorni scorsi. Il ricordo della collega di allora: "Gli amici sinceri ti hanno apprezzato per le tue capacità e per il tuo amore per Locarno"
di Renza De Dea *
Ci siamo conosciuti una ventina di anni fa quando sei diventato Municipale subentrante. Quando hai varcato la soglia della sala municipale per la prima volta, non hai potuto nascondere la tua grande emozione. Sono certa che in quel momento hai pensato a come sarebbero stati orgogliosi i tuoi genitori se fossero stati presenti. Della loro, della tua vita, mi avevi in seguito parlato molto, quando siamo entrati un po’ più in confidenza. Un percorso segnato dalla tua vita vissuta in Città Vecchia, al punto tale che, assieme ad alcuni “amici per la pelle”, avevi dato luce all’attività della Pro Città Vecchia, convinto come eri che lo sviluppo di Locarno doveva passare attraverso le radici del quartiere più antico e della storia delle sue Genti.
Al tavolo della “sala dei bottoni” ti era stato assegnato il posto alla mia sinistra, così che dopo aver scaldato un po’ i motori, avevamo avuto modo di capirci al volo e sottovoce quando le discussioni si facevano un po’ calde. Questo a dimostrazione che la diversità dei partiti di appartenenza – tu PLR, io leghista –, dal lato pratico poco importano nello svolgimento delle funzioni di amministratori comunali. Infatti, in breve hai dimostrato di essere uomo pragmatico e realista, che più della dottrina applicava le spicce modalità dell’attività commerciale che ti aveva accompagnato fin lì. Un esempio significativo l’hai dato quando, per meglio studiare l’organizzazione della raccolta dei rifiuti e trovare dei miglioramenti e delle soluzioni, avevi deciso di accompagnare tu stesso i dipendenti comunali nel loro giro con i veicoli, il mattino all’alba.
Il quadriennio era trascorso con la velocità della luce ed eri certo che la tua ricandidatura, forte delle tue capacità dimostrate, ti avrebbe visto di nuovo municipale. Purtroppo la politica, soprattutto la politichetta comunale, ha tradito il tuo ottimismo e sei “rimasto fuori”. Grande è stata la tua delusione e la meraviglia di molti. Un risultato inspiegabile, ma che sovente capita. Ti avevo però rincuorato, perché ero certa che ti sarebbero state offerte altre cariche politiche, considerata la tua profonda conoscenza del tessuto sociale locarnese. Purtroppo, le cose non sono andate così!...
Gli amici sinceri ti hanno apprezzato per le tue capacità e per il tuo amore per Locarno. Ci ricorderemo di te, caro Renato. Chapeau!
* ex municipale di Locarno