Il deputato al vicepresidente del PLR a margine della riforma tributaria: “La pericolosissima scure rossa sarebbe quella brandita dal co-Presidente del PS Sirica” che ha chiesto lumi sullo studio della SUPSI
di Danilo Forini *
Il vicepresidente PLR Emiliano Martinenghi si fa probabilmente ispirare dalla vicina penisola e rispolvera un argomento sempreverde: la sinistra statalista e cattiva cala “un pericolosissimo velo di avvertimento e di censura”. Gulp, siamo sull’orlo della dittatura comunista. La pericolosissima scure rossa sarebbe quella brandita dal co-Presidente del PS Fabrizio Sirica in un’interpellanza che chiede se sia stata una casualità il fatto che uno studio del Centro di competenze tributarie e giuridiche della SUPSI è stato pubblicato lo stesso giorno, anzi nelle stesse ore, in cui il comitato in favore della riforma tributaria esponeva le proprie argomentazioni. Guarda caso le stesse.
Domanda forse scomoda, come quella che chiede chi sono i mandatari di tale studio e se si ravvedono potenziali conflitti d’interesse, oppure quell’altra ancora che chiede se tali ricercatori siano davvero “non schierati” essendosi più volte espressi come partigiani della riforma tributaria. Interrogativi tuttavia legittimi. Anche se sembra ormai una moda in questo cantone far ricadere la colpa su chi pone troppe domande. Poi, per carità, il Consiglio di Stato potrà rispondere che non intravvede nulla di strano e ne spiegherà i motivi. E va benissimo così. Parlamentare chiede, Governo risponde. Mi sembra tutto ragionevole.
La stessa ragionevolezza che aiuta i cittadini e le cittadine a capire che, al di là delle convinzioni ideologiche e delle bandiere di partito, non è proprio il momento di fare dei regali fiscali soprattutto ai contribuenti con più di 450'000 franchi di reddito annuo. Proprio ora che pesano 19 milioni di tagli nel settore sociosanitario, con un Preventivo 2025 che promette sacrifici ancora più dolorosi, investimenti pubblici al ribasso, il ceto medio che non riesce più a pagare i premi di cassa malati, 11 milioni tagliati alle strutture che si occupano di persone con disabilità (!). No, non è il momento. È questione di ragionevolezza. Forse anche di decoro.
Tornando alla ricerca SUPSI, basterebbe poi dare un po’ più di voce anche al Professore Sergio Rossi dell’Università di Friburgo che, in una garbata disputa accademica, contesta la scelta dei tecnici tributari nostrani di fare i propri calcoli comparativi facendo finta che abitiamo tutti a Bellinzona, guarda caso dove il moltiplicatore è molto più alto che a Lugano, in Collina d’oro o a Paradiso. Bizzarra la scelta del moltiplicatore del 93% della Turrita, soprattutto se un moltiplicatore comunale al 58% come lo si può trovare dove solitamente (e legittimamente) vivono chi può permettersi belle ville con la vista lago, cambierebbe sensibilmente i risultati della ricerca e migliorerebbe di molto la posizione in classifica del Ticino. Ops. Infatti, i dati statistici dimostrano che dal 2003 al 2020 le persone fisiche che in Ticino dichiarano un patrimonio superiore ai 5 milioni sono aumentate di 1870 unità. Un record svizzero. E una bella notizia.
* deputato PS