Il vicepresidente dell'Ordine dei medici: "La riforma provocherà un aumento dei premi? No ben al contrario. Ecco perché""
di Nello Broggini*
Nel dibattito sulla modifica della LAMal a favore di un finanziamento uniforme (EFAS) sono stati citati effetti e modifiche legislative che nulla hanno a che vedere con l’oggetto in votazione. C’è bisaogno di fare chiarezza.
La riforma della LAMal prevede di uniformare la chiave di riparto del finanziamento delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali (a partire dal 2028) e in seguito delle prestazioni di cura (case anziani e spitex) a partire dal 2032. La nuova chiave di riparto valida finalmente per tutte le cure (ospedaliere, ambulatoriali di lunga durata) – pari a ca. ¼ per i Cantoni e ¾ per le assicurazioni malattie – semplifica il sistema ed elimina i falsi incentivi che esistono oggi tra i vari regimi di prestazione. Non è previsto alcun cambiamento legislativo sul potere delle casse malati, mentre il Cantone oggi escluso dal finanziamento delle cure ambulatoriali, potrà in futuro avere più voce in capitolo.
La riforma provocherà un aumento dei premi? No ben al contrario. Le spese di lunga durata (cure a domicilio) che verranno integrate nella riforma (solo dal 2032 tra l’altro) rappresentano meno di un sesto delle spese stazionarie e ambulatoriali. Al contrario, diversi studi indipendenti e la stessa Confederazione hanno più volte ribadito che il finanziamento uniforme porterà a uno sgravio dei premi. Il motivo è presto spiegato: la sanità sta spingendo sul rafforzamento delle cure ambulatoriali per contenere i costi. Queste prestazioni che rappresentano la parte più grande della spesa sanitaria, sono finanziate ora al 100% dalle casse malati che poi si rifanno sugli aderenti. Con il finanziamento uniforme, la quota attribuibile ai premi si ridurrà al 73.1% con conseguente sgravio dei premi (stimato a oltre 2 miliardi di franchi).
Infine, è stato detto che il finanziamento uniforme potrebbe portare all’eliminazione della libera scelta del medico o addirittura a una pianificazione delle cure che porterebbe alcuni trattamenti fuori Cantone. Nulla di tutto questo è contenuto nella modifica della LAMal e si tratta di false speculazioni. La libera scelta del medico dipende dai modelli assicurativi, non dalla chiave di riparto del finanziamento delle prestazioni. Non mescoliamo capre e cavoli!
Il 24 novembre votiamo SÌ al finanziamento uniforme. Su tutti gli altri aspetti – scelta dei modelli assicurativi, gestione delle cure a lungo a termine e pianificazione ospedaliera – ci sarà modo di dibattere e decidere nelle sedi appropriate.
*medico - vicepresidente OMCT