SECONDO ME
Disordini a Bellinzona, Ortelli: “Sirica, non ci siamo. Sull’accaduto niente sconti!”
Il deputato PLR replica al collega socialista: “Quella del Teatro Sociale non è stata una protesta rumorosa, ma un vero e proprio assedio con insulti, minacce e clima intimidatorio per cui serve una condanna chiara”
TiPress / Maria Linda Clericetti

di Paolo Ortelli *

Eh no, caro collega Sirica, che le violenze ormai fuori controllo siano a Gaza non ci sono dubbi, ma cavarsela con questa frasetta per non stigmatizzare a fondo quanto accaduto a Bellinzona venerdì sera scorso durante l’incontro informativo sull’assetto dei nuovi accordi bilaterali con l’EU, organizzato dalla Camera di commercio, con ospite il Consigliere federale Ignazio Cassis, non va proprio bene!

Caro Fabrizio io ero presente, e ti assicuro che il clima violento creatosi e contenuto a fatica dai numerosi agenti presenti, non era per nulla da ascriversi a protesta rumorosa, o da “alcuni piatti rotti” come si cerca di fare intendere. Quello di venerdì si è trasformato in un vero e proprio assedio. Insulti pesanti alle persone presenti, accuse di sioinismo gratuite e fuori luogo, minacce verbali, invettive diverse a me ed alla mia famiglia, insulti che senza la scorta della polizia si sarebbero sicuramente tramutati in una vera e propria rissa se non pestaggio. Si caro collega in un pestaggio!

Parole ed atteggiamenti di una sconcertante tristezza completamente fuori luogo ed affibbiati con una puerilità disarmante ai purtroppo pochi presenti, quelli che ce l’hanno fatta, a raggiungere il teatro sociale. Presenti che erano lì per ascoltare una conferenza su tutt’altro tema e messi gratuitamente in relazione con quanto tristemente sta succedendo in medio oriente.

Però alcuni esponenti politici c’erano, in prima fila a lanciare la manifestazione, a fare rumore ed ottenere visibilità mediatica (la solita). Certo che c’erano, la prima mezz’ora però, per poi, ecco la responsabilità assunta, “casualmente” defilarsi e lasciare il campo ad esagitati senza controllo.

Quindi, caro collega e copresidente di un importante partito politico, prima di fare il “fenomeno” ed archiviare il tutto a “quantité négligiable” come hai fatto tu, forse avresti potuto informarti meglio e chiamare qualche presente, magari il collega Jon Pult o la direttrice Svizzera di UNIA, signora Alleva, o più semplicemente il caro, e di casa nostra, Renzo Ambrosetti.

Questa la realtà, piaccia o no, vissuta dai presenti. Una serata rovinata e messa a rischio che ci ha costretto a non poter lasciare lo stabile prima delle 22.00, subendo insulti ed un trattamento da scenari di inciviltà politica che in Ticino ancora non si erano conosciuti.

Forse, purtroppo, sarà il nuovo che avanza, ma proprio perchè nuovo, sarà meglio che da subito si capisca come non sia possibile prestarsi a fare sconti sull’accaduto.

 
*Deputato PLRT

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