MEDICI IN PRIMA LINEA
Ordine dei medici: "Dei premi pagati in eccesso vogliamo indietro fino all'ultimo franco"
A ribadirlo è l'assemblea dell'Ordine dei medici. E sulla moratoria degli studi medici i medici propongono che prima sia introdotta nei confronti dei dottori europei

MEZZOVICO - Sulla questione relativa il risotorno dei premi di cassa malati pagati in eccedenza dal Ticino negli scorsi anni la soluzione è una sola: restituire tutti i circa 400 milioni al nostro cantone. Punto e basta. A ribadirlo con forza sono i medici ticinesi che ieri hanno partecipato all'assemblea dell'Ordine dei medici. "L'assemblea - si legge in un comunicato stampa - ha ribadito forte e chiaro che le riserve eccedentarie pagate dai cittadini-pazienti ticinesi devono essere integralmente restituite".

Per rivendicare l'intera restituzione dei premi pagati in più, l'Ordine dei medici ribadiscono "con forza la necessità di unire le forze politiche" e come soluzione poropone di "congelare i premi nei cantoni con riserve eccedentarie fino a esaurimento del credito e di aumentarli gradualmente in quelli con riserve al disotto del minimo legale".

L'assemblea ha quindi affrontato altri temi che toccano la categoria come la moratoria sull'apertura di nuovi studi medici. Moratoria sula quale "l’Ordine aveva già evidenziato il fallimento di questa misura che non aveva raggiunto l’obiettivo di contenere i costi e che aveva provocato la proliferazione degli ambulatori nelle strutture ospedaliere pubbliche".

Ma visto che le autorità federali sono intenzionate a introdurre nuovamente una moratoria, l'Ordine dei medici propone "con spirito pragmatico, in primo luogo che il provvedimento sia esteso agli “Eurodoc” (medici formati all’estero che spesso non hanno una formazione pratica in ambito ospedaliero e che quindi non raggiungono gli standard qualitativi richiesti ai medici formati nel nostro Paese); in secondo luogo che non sia estesa ai medici attualmente in formazione nei nostri ospedali, bloccandoli nuovamente e impedendo loro di aprire uno studio proprio; e in terzo luogo che sia data facoltà ai Cantoni di pianificare, unitamente con le associazioni mediche, la necessaria presenza di ambulatori medici sul territorio".

Infine, per quanto riguarda la medicina di famiglia, l’Ordine dei medici "considera con preoccupazione l’”empasse” che sembra incontrare a livello federale il Masterplan per la Medicina di Famiglia voluto dal Consigliere Federale A. Berset. In effetti, il piano direttore si scontra con l’opposizione della lobby delle casse malati che si oppone ai necessari investimenti nella Medicina di Famiglia".

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