MEDICI IN PRIMA LINEA
Qual è la ricetta dell’Ordine dei Medici per fermare l’esplosione dei costi?
Il presidente Franco Denti propone una ricetta in tre punti: dal calcolo dei premi a un tariffario al passo con i tempi

di Franco Denti*

Le nostre proposte si basano essenzialmente su 3 punti:

1. È ora di pensare a un modo diverso di calcolare i premi dell’Assicurazione malattia, che oggi si fondano su previsioni e stime degli assicuratori e non su costi effettivi.

Gli assicuratori spediscono al Consiglio Federale i loro dati di previsione entro luglio e lo fanno integrando i loro calcoli con la stima dell’evoluzione futura che poco ha a che fare con l’evoluzione dei costi effettivi che in Svizzera negli ultimi 15 anni hanno fatto registrare una crescita media del 2,6%, perfettamente in linea con gli obiettivi del Consiglio federale.

Il principio, secondo cui i premi devono coprire i costi previsti, non corrisponde più alla realtà. I premi si fondano su previsioni errate.

Ciò dipende dal fatto che una quota sempre maggiore dell’assistenza sanitaria viene finanziata con i premi. Sempre di più sono fornite prestazioni ambulatoriali, totalmente a carico dei premi di cassa malati, mentre i ricoveri che sono stagnanti in Svizzera beneficiano della copertura parziale (55%) da parte del Cantone.

È ora di pensare un modo diverso di calcolare i premi dell’Assicurazione malattia e di utilizzare i collaudati metodi applicati a livello federale nelle Assicurazioni sociali per i calcoli delle imposte o della previdenza.

Occorre fissare un premio base per il 2024 in funzione dell’effettivo andamento dei costi della salute dell’anno precedente e riscuotere un premio a conguaglio una volta contabilizzati tutti i costi effettivi (del 2023), garantendo la massima trasparenza.

Questo metodo già applicato dal modello fiscale, ha anche il grosso vantaggio di non più creare le riserve eccedentarie plurimiliardarie da parte degli assicuratori malattia che poi le investono in mercati azionari, con perdite, come comunicato recentemente dal Consigliere federale Berset, di 1,8-2 miliardi alla fine del 2022.

2. Per un’assistenza medica efficiente, dal punto di vista dei costi è anche necessario il finanziamento unitario delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie. Il cosiddetto finanziamento EFAS (il Parlamento federale ne sta discutendo da 14 anni).

Ricordo che quando un paziente è degente in ospedale, il Cantone dà un contributo del 55% della spesa, mentre solo il 45% è pagato dai pazienti attraverso il premio delle casse malati. Per le prestazioni ambulatoriali, per contro, il 100% dei costi è a carico dell’assicurato.

Sempre più trattamenti vengono effettuati in regime ambulatoriale senza ricovero ospedaliero.

In genere tale soluzione non è solo più comoda per i pazienti, ma decisamente anche più conveniente. Tuttavia, se la quota dei trattamenti ambulatoriali aumenta costantemente a scapito dei ricoveri, i costi delle cure stazionarie diminuiscono (a beneficio dei Cantoni), ma aumentano gli oneri a carico di chi paga i premi.

Con l’attuale sistema i premi crescono paradossalmente anche se i costi complessivi diminuiscono. Ecco perché serve velocemente la riforma del finanziamento EFAS.

Con il finanziamento EFAS, un maggior numero di trattamenti verrebbe svolto in modo più economico in regime ambulatoriale, trasferendo nel contempo il risparmio a chi paga i premi.

3. Infine, per una maggiore efficienza dei costi serve un settore ambulatoriale forte: questo obiettivo può essere raggiunto solo con un tariffario moderno, il cosiddetto TARDOC, che è disponibile già dal 2019 ma manca solo l’approvazione del Consiglio Federale.

Il nuovo tariffario TARDOC (che sostituisce l’obsoleto TARMED) rafforza l’assistenza di base con un capitolo dedicato ai medici di famiglia e la cooperazione efficiente in termini di costi tra le diverse professioni sanitarie.

Secondo i calcoli di alcuni assicuratori, con il nuovo tariffario TARDOC la crescita dei costi sanitari nel 2021 sarebbe stata addirittura inferiore.

Il ritardo dell’approvazione del TARDOC da parte del Consiglio Federale ha apportato un ulteriore onere per il cittadino-paziente attraverso i premi.

*presidente OMCT

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