Permetterà temporaneamente di incrementare e diversificare la capacità produttiva dell'acquedotto della Città di Lugano e si svilupperà in zona Cornaredo
LUGANO - Le AIL SA comunicano di ave dato avvio al progetto che prevede la realizzazione di una nuova stazione di produzione acqua potabile che permetterà temporaneamente di incrementare e diversificare la capacità produttiva dell'acquedotto della Città di Lugano. La domanda di costruzione è stata inoltrata negli scorsi giorni con l'obiettivo di rendere operativo il nuovo impianto all'inizio dell'estate.
Il progetto si svilupperà in zona Cornaredo e prevede l'installazione di un sistema di acqua fresca dalla rete di raffreddamento del Centro Svizzero di Calcolo scientifico che utilizza acqua di lago. L'acqua verrà convogliata tramite una condotta esistente in direzione del serbatoio Ronchetto, ubicato all'altezza di via Tesserete. Nelle vicinanze verrà creata una piattaforma sulla quale saranno installati quattro container contenenti le apparecchiature di trattamento dell'acqua e di una vasca di accumulo. L'acqua potabilizzata verrà immessa direttamente nel serbatoio Ronchetto e da lì alimenterà la rete di distribuzione.
La realizzazione di una stazione di produzione supplementare temporanea ha lo scopo di mitigare i rischi legati all'approvvigionamento dell'acqua potabile a livello regionale in attesa del risanamento e del potenziamento dell'attuale stazione di potabilizzazione dell'acqua del lago a Cassarate, che dovrà in ogni caso essere messa fuori servizio durante la fase di cantiere.
Negli scorsi mesi, eseguendo dei sondaggi per la realizzazione di un terzo pozzo di captazioe dell'acqua di falda all'interno della piana del Vedeggio, in località di Vezia, si è avuta conferma della vulnerabilità dei sistemi di approvvigionamento idrico. I prelievi della falda tramite i pozzi di captazione di Manno e Bioggio hanno dovuto essere cautelativamente ridotti a causa del ritrovamento di idrocarburi all'interno delle zone di protezione, che in condizione di massimo prelievo, avrebbero potuto raggiungere i pozzi. Le analisi del laboratorio hanno permesso di stabilire che la sostanza ritrovata non conteneva elementi nocivi per la salute e che la sua estensione era limitata, tanto da non aver raggiunto le captazioni che alimentano l'acquedotto. Grazie alle misure di contenimento e risanamento intraprese tempestivamente, la situazione è rimasta sotto controllo e la sostanza è stata in gran parte asportata.
Tuttavia, le condizioni estreme delle ultime settimane, caratterizzata da scarse precipitazioni e dunque da un livello della falda particolarmente basso, non permettono di escludere in maniera definitiva il ripresentarsi della minaccia, che porterebbe alla necessità di limitare il prelievo dai pozzi anche nel periodo primaverile e estivo, durante i quali si registra il massimo consumo.
La stazione di produzione temporanea permetterà pura di affrontare possibili problemi di approvigionamento qualora si manifestassero criticità nell'ambito dei previsti lavori di sistemazione del fiume Vedeggio e di risanamento dell'autostrada tra Manno e Gentilino previste nei prossimi anni. Grazie alla capacità supplementare sarà infine possibile soddisfare, entro certi limiti, richieste di fornitura temporanea di acqua da parte dei Comuni vicini. L'installazione rimarrà in funzione fino a quando l'attuale impianto di Cassarate non sarà risanato completamente e potenziato, indicativamente entro il 2027.