METAMORFOSI - Collettiva studenti CSIA

Nel nostro laboratorio di disegno si sono alternate allegorie, immagini, racconti, lo studio scientifico dell’essere vivente e la pratica artistica, con tutte le risoluzioni adottate, concettuali e tecniche, per affrontare ciò che mi piace definire la sfida della reinterpretazione della realtà.
Il disegno non è mai fine a sé stesso, ma proiezione in uno spazio immaginario, altro; il corpo umano,
un infinito terreno d’esplorazione delle forme, e la possibilità di sperimentazione della linea e della materia.
Pragmatici, ci attiviamo, e vogliamo gestire le cose.

Ma la creazione è anche passiva; è pure vedere tra le cose, il rapporto con il mondo, e il nostro essere nella realtà. Il modo di sentire, di abbandonarci, di lasciarci sedurre, affinché sempre nuovi fenomeni ci appaiano. Quindi comporre, interpretare, trasformare, dare un senso a ciò che ci si presenta come una sempre nuova evidenza. La nozione di oggetto, va sostituita dalla nozione di orizzonte.

In questo intento, tutti gli studenti si sono adoperati, dimostrando passione, sensibilità, e grande personalità espressiva. Sono riconoscente a tutti per la bellissima, coinvolgente e gratificante collaborazione; grazie a Marco, Nio, Alisha, Letizia, Chiara, Giulia, Musa, Esteban, Dario e Nadin; con un particolare grande apprezzamento per la professionalità e sensibilità della modella del CSIA Désirée, preziosa alleata in questa nostra avventura.

Sandra Snozzi, giugno 2024