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Caro avvocato Paolo Bernasconi, grazie per averci illuminati...
Lettera aperta all'avvocato che parla di noi su 20Minuti. La nostra risposta a un uomo in perenne fuga dalle luci della ribalta

Caro avvocato Paolo Bernasconi,

sappiamo tutti che lei è una persona affabile e squisita, ma soprattutto simpatica e modesta. Purtroppo, lei è tormentato dai riflettori che la inseguono ovunque, suo malgrado. Comprendiamo il suo disagio nello spendere una vita a sottrarsi con ogni mezzo alle luci della ribalta, in quanto lei ha più volte dichiarato di non avere interessi politici, ma solo la volontà di ristabilire il primato della legge e della ragione (e ovviamente la sua è quella di tutti).

Siamo, in questo, solidali con lei.

C’è chi, ritenendola (ingiustamente) arrogante l’ha definita “un pallone gonfiato”. Ma forse costui (anche in questo caso sbagliando) intendeva dire “un pallore gonfiato”, riferendosi al fatto che lei se ne sta rinchiuso nel suo eremo a osservare le tristi vicende dei vivi e a onorare il culto cristiano dei morti.

In questa sua attitudine contemplativa, lei viene continuamente disturbato e chiamato in causa dalla stampa e dal mondo politico. E comprendiamo che le sia difficile sottrarsi a quello che, giustamente, ritiene un dovere di presenza civica, e non un atto di megalomania.

Non abbiamo mai capito, e continuiamo a non capire, il motivo delle aspre critiche che le vengono ingiustamente rivolte. Proprio a lei che noi, semplici cronisti, consideriamo un uomo con il dono dell’infallibilità.

Lei che ha alle spalle una lunga e onorata carriera professionale nel foro ticinese, che da procuratore pubblico non ha mai arrestato qualcuno per errore, che da avvocato non ha mai sbagliato un processo, che da consulente legislativo ha sempre mantenuto un atteggiamento cristallino ed equidistante nei confronti del mondo bancario…

Ma perché, ci chiediamo, queste critiche e questo accanimento nei suoi confronti? Sappiamo anche che se, per una volta, lei ha ceduto alla tentazione della satira è stato unicamente per porre in atto un sacrificio purificatore, che naturalmente il Ministero Pubblico, alla fine, non potrà che comprendere.

Fortunatamente, Papa Francesco sta rinunciando a molti privilegi ecclesiastici che spettavano al pontefice, e speriamo che questi “dogmi” possano essere restituiti a lei, che ne detiene legittimamente il diritto.

Sull’odierna edizione del quotidiano 20Minuti, lei ha espresso alcune lodevoli riflessioni riferite alla gentile richiesta che ci ha inviato settimana scorsa di cancellare i commenti a un articolo sulla sua posizione in merito alla presenza in lista di Giuliano Bignasca. Richiesta che abbiamo accolto, anche perché ci stavamo già interrogando sull’opportunità di chiudere quello e altri blog, dove si stava esagerando nei commenti, da una parte e dall’altra, anche contro il suo nemico giurato e la masnada leghista.

Al giornale lei ha dichiarato: “Chi non ha risorse, tempo e mezzi per filtrare i blog e verificarne la loro conformità o meno al diritto non deve pubblicare dei blog (…). Liberatv ha deciso di cancellare i blog minacciosi e ingiuriosi contro di me (…). Abbiamo attuato e concretizzato quella sentenza del Tribunale federale che rende responsabili i gestori dei siti riguardo il contenuto dei blog”.

Giustizia è fatta, avvocato Bernasconi, come sempre in suo nome. Finalmente, indipendentemente dal giudizio sulla liceità o illiceità di quei commenti, si è posto un sacrosanto limite alla libertà di espressione e di critica.

Ripensando poi alle parole che lei ha pronunciato da quando le hanno indossato l’armatura del cavaliere senza macchia e senza paura, ci rendiamo conto che la democrazia è qualcosa di fastidioso e di imperfetto. La democrazia va filtrata: solo i buoni e i giusti possono e devono avere diritto di parola, e il popolo, naturalmente, va educato. Stiamo scherzando? Uno non può mica votare per chi vuole, morto o vivo che sia! È così che si dovrebbe fare in una società civile.

Siamo molto delusi, avvocato, delusi per il fatto che lei, che ha sempre coerentemente detto “non faccio politica”, non abbia avuto l’onore di ottenere il premio di Politico dell’Anno, a cui era stato candidato. Lo meritava più di tutti, quel premio. Ma sappiamo che la vita è spesso ingiusta.

Tornando alla sua intervista a 20Minuti, sicuramente stuzzicato da una di quelle domande bastarde che i giornalisti continuano inopinatamente a farle, a un certo punto lei ha aggiunto: “Tutti vedono che Bazzi stravede per la carriera elettorale di Borradori e della Rückert. Liberatv è diventata legatv”.

Eh sì, caro avvocato Bernasconi, lei ha perfettamente ragione. Non possiamo d’altra parte darle torto perché, facendolo, metteremmo in dubbio la sua infallibilità. Tenteremmo goffamente, noi poveri cronisti al cospetto di una cotanto illuminata personalità, di confutare un’analisi politica documentata e fondata su una profonda conoscenza dei fatti e delle cose.

Sappiamo che lei ha il dono di leggere nell’intimo di ognuno di noi, comuni mortali, sappiamo che quando lei parla non parla mai a vanvera, che non fa parte di quei quacquaraquà che raccolgono cicche e pettegolezzi per strada. Sappiamo che lei non si permetterebbe mai di emettere giudizi sommari e infondati, di sparare sentenze a cuor leggero.

Noi non siamo tra coloro che l’accusano di avere una visione “komeinista” delle cose e della vita. E mai oseremmo chiederle: “Ma in tutto questo, scusi, lei stravede per la carriera elettorale di chi?”.

Siamo comunque onorati di tanta attenzione, e siamo anche convinti di non meritare la grazia delle sue parole.

In questi mesi, sul nostro portale, abbiamo ospitato tesi e riflessioni di molti politici e di molti cittadini. Su liberatv (pardon, legatv) hanno trovato ampio spazio, per commentare le vicende politiche luganesi e cantonali, voci come quelle di Giovanna Masoni, Sergio Roic, Martino Rossi, Giovanni Cansani, Angelo Jelmini, Rocco Cattaneo, Giorgio Giudici, Matteo Caratti, Manuele Bertoli, Giancarlo Nava, Marco Jermini…  Senza dire degli opinionisti, appartenenti a ogni area di pensiero, che regolarmente scrivono sul nostro blog.

Però lei ci ha illuminato la mente. Ci siamo resi conto che tutto questo non basta e che, ogni parola e ogni pensiero, non appena pubblicato sul nostro portale, assume come per incanto un tono e una qualifica leghista. Dovremmo in qualche modo provvedere: pensavamo a una purificazione nel fiume Giordano, ma non osiamo ovviamente proporle di accompagnarci per la benedizione, anche perché non potremmo seguirla mentre lei cammina sulle acque del lago di Tiberiade.

Perfino, lei, caro avvocato, in un atto di infinita gentilezza, ha accettato qualche settimana fa di regalarci qualche minuto del suo preziosissimo tempo. E diverse altre volte, l’ultima ieri sera, le sue opinioni sono state riprese e pubblicate dal nostro portale. Immaginiamo, con la sua silenziosa scomunica.

La prossima volta le chiederemo il permesso prima di farlo, anche se fin d’ora ci assilla la malsana idea di disturbarla. In ogni caso, continueremo a riferire, da buoni giornalisti indipendenti, delle sue iniziative e delle sue riflessioni, sempre che lei, un giorno o l’altro, non decida di vietarci di pronunciare il suo nome invano. Il suo collega in cielo, approverebbe senz’altro il varo di un nuovo Comandamento.

Caro avvocato Bernasconi, se un giorno le dovesse capitare di fermarsi a parlare con persone al di fuori della sua cerchia di discepoli e di apostoli, o se qualcuno osasse mai dirle che non ne può più delle sue crociate moralizzatrici, dei suoi giudizi tranciati con l’accetta, e paragonarla magari a un novello Savonarola, non dia retta a quelle voci. Le ignori. Si tratterebbe evidentemente di sporchi leghisti.

Marco Bazzi

 

 

 

 

 

 

 

 

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