La vera storia della marijuana è un film-documentario del 2011 diretto da Massimo Mazzucco.Nel 1930 fu inventata negli USA una macchina (il "decorticatore") che rendeva possibile la lavorazione della pianta della canapa anche a livello industriale, mentre fino ad allora essa era lavorata solo dai privati e da piccole aziende. Alcuni autori ritengono che la proclamazione di leggi proibizionistiche nei confronti della cannabis sarebbe stata legata appunto agli interessi della nascente industria petrolchimica, che vedeva una minaccia nella possibilità di lavorare a livelli industriali la pianta della canapa, da cui si possono produrre oltre che carta anche materie plastiche e il cui olio può essere usato come combustibile. La possibilità di una lavorazione industriale della fibra di canapa per produrre carta avrebbe significato la fine del business che si era creato tra le neonate industrie del petrolio e della cellulosa, di Lammot du Pont II e William Randolph Hearst, che avevano cominciato a produrre carta a livelli industriali partendo dalla polpa di cellulosa, che veniva ricavata tramite un processo di lavorazione e sbiancamento del legno con solventi chimici, forniti a Hearst appunto dalla DuPont.William Hearst, che era anche proprietario di un gran numero di testate giornalistiche, diede dunque il via a una vera e propria campagna di diffamazione della pianta della cannabis, prendendo astutamente a prestito dal Messico, a quei tempi considerato una nazione ostile agli Stati Uniti, il termine «marijuana», che propriamente in realtà indicherebbe la canapa indiana, ove destinata al consumo come sostanza stupefacente. Cominciarono così a correre storie di sensazionalismo sui danni di questa mala pianta, e in breve si arrivò a dire che fumare marijuana conduceva a comportamenti depravati, e persino all'omicidio. Questi fatti sconvolero a tal punto l'opinione pubblica da essere impiegati come prova al Congresso di approvazione per una tassa sulla marijuana, che venne approvata benché i congressuali che votarono per la legislazione non sapessero neppure che con il termine marijuana si identificasse la pianta della canapa, allora coltivata in quantità enormi in molti stati USA. Il 14 giugno 1937 il presidente Roosevelt firmò il Marijuana Tax Act, che di fatto impediva la coltivazione della pianta. Dagli USA la proibizione della pianta si estese al resto del mondo, e dal 1937 sono state arrestate centinaia di migliaia di persone per reati connessi al consumo, alla coltivazione o alla cessione di cannabis.