Il Partito comunista risponde alle dichiarazioni del presidente del Partito socialista: "Chiediamo maggiore correttezza e trasparenza"
BELLINZONA – È arrivata puntale la risposta del Partito Comunista al presidente del PS Igor Righini, che in un'intervista a La Regione, oltre ad aver commentato l’intesa elettorale raggiunta negli scorsi giorni tra leghisti e democentristi, ha affermato anche che il PC non è sufficientemente grande per costruire una lista comune al Governo".
"Ne prendiamo atto – si legge nella nota del Partito Comunista intitolata 'No, caro Righini, prenditi le tue responsabilità' – . Ci sembra un azzardo, anche solo aritmeticamente, ma non possiamo far nulla per cambiare le idee dei vertici socialisti. Righini dichiara qualcosa che fa male e cioè che "i comunisti hanno rifiutato qualsiasi tipo di collaborazione anche per l'elezione in Gran Consiglio, nonostante la nostra disponibilità a fare una lista comune".
I comunisti la ritengono "un'affermazione priva di fondamento, letteralmente falsa e di una scorrettezza grave, perché tenta di colpevolizzare il PC della confusione in cui versa in realtà il PS e che ha reso impossibile negoziare un accordo. Il PS, infatti, non è mai stato in grado in questi mesi di dirci quanti spazi erano disponibili sulla lista al Parlamento per i candidati comunisti e in quali circondari".
E ancora: "Non si è mai aperta quindi una vera trattativa sul Gran Consiglio perché i dirigenti socialisti non sono mai stati in grado di portare dati certi e concreti su cui negoziare, ma sempre e solo dei forse e dei generici auspici! Inoltre, discussioni di tipo programmatico non ne sono proprio mai avvenute".
Il Partito Comunista – continua il comunicato – ha insistito più volte sulla disponibilità di fare una una lista unitaria della sinistra – senza mai escludere un'ipotesi di alleanza per il Parlamento –, ma il PS, se escludiamo i proclami propagandistici al loro Congresso di Arbedo per tenere buona la GISO e la base unitaria, non ha saputo portare alcun elemento concreto in trattativa per favorire un'unità dignitosa per entrambi e di questo, lo ribadiamo, ce ne rammarichiamo".
I vertici del PC chiedono, dunque, "ai dirigenti del PS maggiore correttezza nelle relazione con gli altri partiti della sinistra e maggiore trasparenza anche per i loro stessi militanti che sono tenuti all'oscuro dei reali contatti intercorsi fra i vertici del PS e quelli del PC".