Il presidente del PS commenta l'intesa elettorale tra il Movimento e l'UDC: "Ma per i socialisti questo accordo è positivo...."
BELLINZONA - L’alleanza elettorale tra Lega e UDC vista da…sinistra. Igor Righini, dalle colonne della Regione, ha commentato l’intesa elettorale raggiunta negli scorsi giorni tra leghisti e democentristi. Un accordo che sfocerà in una lista unica per il Consiglio di Stato alle prossime elezioni cantonali.
“Per finire - dichiara Righini - sono anche contento che sia andata così, perché trova conferma quello che vado dicendo da tempo. E cioè che la Lega sta diventando sempre più il partito dei milionari, del capitale e della grande economia speculativa. È arrivato papà Blocher e li ha messi tutti in riga, facendo fare ai leghisti quello che l’Udc nazionale vuole. Ricordo che l’ex consigliere nazionale democentrista Oskar Freysinger è andato a parlare di recente proprio con il movimento di via Monte Boglia. Alla faccia del ‘Padroni in casa nostra’: alla fine si fanno insegnare dai confederati come si fa politica”.
Ma se il giudizio politico sulla Lega è durissimo, l’analisi sul quadro politico disegnato da questo accordo, è ben diversi: “Quest’alleanza a destra - spiega Righini al quotidiano bellinzonese - secondo me, può addirittura rivelarsi positiva per il Ps. Credo che leghisti e democentristi voteranno con convinzione quella lista e ciò eviterà un’emorragia di voti verso il Plr. Una lista che sarà sostenuta non solo dai leghisti dall’anima popolare, attenti alle questioni sociali, ma anche e soprattutto da quell’ala del movimento di via Monte Boglia che crede nel libero mercato, nel liberismo. Con una lista per il governo in cui figurano due rappresentanti dell’Udc e nella quale la Lega detiene comunque la maggioranza dei candidati, quell’ala del movimento sarà maggiormente incentivata ad appoggiarla, evitando di dare voti al Partito liberale radicale”.
Quel PLR vero avversario della sinistra alle prossime elezioni. I liberali radicali, infatti, non fanno mistero di voler attaccare il seggio attualmente occupato da Manuele Bertoli, per conquistare il raddoppio in Consiglio di Stato. Per farlo occorrerà che il PLR si accaparri il doppio dei voti, più 1, rispetto ai socialsiti. Anche se, va sottolineato, l’ala radicale del partito di Bixio Caprara non è affatto entusiasta rispetto all’ipotesi di raddoppiare a scapito del PS: Dick Marty l’ha detto chiaro e tondo nelle scorse settimane….