Il primo partito svizzero chiede al Governo un giro di vite per contenere l'emergenza: "I contagi crescono alla stessa velocità che in Italia"
BERNA - Finalmente si stanno svegliano anche a Berna. Gli ultimi dati sui contagi a livello nazionale, e la posizione risoluta adottata in Ticino, sta convincendo la politica federale ad adottare misure più risolute per contrastare l’emergenza Coronavirus.
A chiedere ufficialmente un giro di vite al Governo è l’UDC nazionale. “La Svizzera - si legge in una nota - ha uno dei più alti tassi d’infezione pro capite al mondo. Inoltre, il Coronavirus si sta diffondendo nel nostro Paese alla stessa velocità vertiginosa che in Italia. È quindi assolutamente essenziale che il Consiglio federale intensifichi le misure adottate”.
“La diffusione del virus - proseguono i democentristi - deve assolutamente essere rallentata per evitare il collasso del nostro sistema sanitario. L'UDC invita pertanto il Consiglio federale ad estendere a tutta la Svizzera le misure che i Cantoni di Ticino e Basilea Campagna (che oggi ha deciso di seguire il nostro Cantone, ndr.) hanno imposto sul loro territorio. Allo stesso tempo, bisognerà garantire l'offerta medica e l'offerta di beni di prima necessità per la popolazione”.
L’UDC, infine, ribadisce “per l’ennesima volta la sua richiesta di chiudere immediatamente tutti i confini”.