"La categoria è stata dimenticata dal Consiglio Federale. Si riconosca un'indennità immediata agli indipendenti e ai proprietari di PMI"
BELLINZONA – Una lettera aperta al Consiglio di Stato per chiedere misure a sostegno dell’economia e, in particolare, per gli indipendenti. È questo l’obiettivo dell’UDC ticinese che, ispirandosi al modello vallesano, chiede espressamente al Governo di “riconoscere un’indennità immediata agli indipendenti e ai proprietari di PMI”.
“La nostra economia – si legge nella lettera – ha beneficiato dell’importante piano di azione promosso dal Consiglio federale. I crediti erogati a favore delle aziende e il lavoro ridotto si stanno rivelando strumenti adeguati, seppur molto ci sarà da fare per rilanciare l’economia appena una riapertura graduale delle attività sarà possibile. Una categoria di lavoratori è però stata dimenticata del Consiglio Federale, gli indipendenti. In particolare quelle persone o entità che non hanno subito l’obbligo di chiusura da parte del Governo cantonale, ma che di fatto hanno accusato un’importante riduzione del lavoro e di conseguenza delle entrate. Il tema è certamente noto al Consiglio Federale, ma da Berna le risposte promesse a questa categoria tardano ad arrivare e forse non arriveranno mai”.
E ancora: “Nel nostro Cantone il problema si pone allo stesso modo, anzi, forse in maniera più accentuata proprio per le maggiori restrizioni all’economia imposte dal Consiglio di Stato. Siamo a conoscenza di numerose piccole attività economiche che non hanno ricevuto un ordine di chiusura dell’attività, ma che di fatto, proprio perché l’economia è ferma, non hanno possibilità di esercitare”.
Anticipando l’inoltro di un atto parlamentare specifico, l’UDC invita il Consiglio di Stato a “volersi attivare celermente e con altrettanto coraggio per fornire una risposta a questa importante categoria economica, ispirandosi al modello del Canton Vallese presentato recentemente. Questo aiuto dovrà essere idealmente sussidiario agli strumenti messi in atto dalla Confederazione”.